Lavoro, Ncd difende il Governo dal Pd
22 Aprile 2014
Il Nuovo Centrodestra sta dimostrando di essere un alleato leale dei democratici riformisti. Ncd ha difeso il testo originale del Dl Lavoro proposto dal ministro Poletti dagli ambienti più conservatori del Pd, ambienti che dopo le (sbagliate) modifiche in commissione, anche oggi, durante il vertice a Montecitorio hanno rifiutato la mediazione proposta dal ministro chiedendo ulteriori misure restrittive del testo.
Ncd continuerà a difendere l’impostazione originaria del provvedimento, il più significativo intervento di politica economica fatto dal Governo, confermandosi non solo forza responsabile ma anche pungolo alla modernizzazione nella maggioranza che sostiene il premier. Ma c’è un pezzo del Pd che chiede regole più rigide e più burocrazia nel lavoro, ovvero meno opportunità per i giovani e altrettante “garanzie” destinate a restare tali solo sulla carta.
Un Pd che non ha capito come in un periodo di crisi sia sbagliato scoraggiare le imprese ad assumere complicando loro la vita con vincoli e sanzioni. Un Pd che non rinuncia al “monopolio” della formazione pubblica su base regionale nonostante le tante criticità mostrate dal comparto.
Così il governo ha blindato con la fiducia il Dl Lavoro alla Camera. Il ministro Poletti ha detto che la discussione continuerà in Senato e il presidente dei Senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi, ha dichiarato: “Sono convinto che in Senato troveremo una mediazione e un accordo perché le condizioni in Senato sono diverse rispetto alla Camera". Sacconi ha aggiunto "Continueremo a lavorare a difesa del Governo dal Pd".
Sembra paradossale ma è così: purtroppo per Renzi è il vecchio fronte ideologico, statalista e parasindacale interno al suo partito che su formazione e lavoro non vuole sentire ragioni e che rappresenta una mina vagante per il Governo. In Senato il premier Renzi avrà i voti compatti del suo partito? Che obiettivo hanno i conservatori di sinistra?
Si ripete spesso che Renzi è l’ultima chance per il Partito Democratico: si vuole mettere in difficoltà il premier rischiando di far implodere il Pd in tutte le sue contraddizioni? La sinistra italiana rinuncererebbe per sempre a diventare una moderna forza politica come ne esistono in tanti altri Paesi europei.