Le Banche Popolari e la Sicilia: un sostegno che dura da 120 anni

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Le Banche Popolari e la Sicilia: un sostegno che dura da 120 anni

Le Banche Popolari e la Sicilia: un sostegno che dura da 120 anni

05 Maggio 2010

Nelle regioni del Mezzogiorno, interessate anch’esse in maniera significativa dalla lunga fase congiunturale avversa, le Banche Popolari hanno fatto sentire costantemente il loro sostegno alle famiglie ed alle imprese, come testimonia l’aumento dei crediti concessi in base alle singole necessità dell’imprenditoria locale. Una tendenza che prosegue, confermata dai più recenti dati nazionali relativi allo scorso mese di marzo, che evidenziano una crescita significativa degli impieghi e della raccolta bancaria della Categoria (rispettivamente 5,2% e 7,2%), ed, in particolare, un aumento dei prestiti nel sud e isole al 6,7%, superiore al dato medio nazionale.

Nel sud del Paese, un ruolo tutto particolare è quello svolto dalle Banche Popolari in Sicilia. Oggi nella regione la Categoria è presente con oltre 500 sportelli, per una quota di mercato di oltre il 28% e rappresenta il 25% degli impieghi ad imprese (31% per le aziende più piccole) e 23% dei depositi delle famiglie. Una presenza nell’isola storicamente radicata con 5 banche del Credito Popolare sviluppate e cresciute nella regione di cui 2, in particolare,  nate rispettivamente nel 1889 e nel 1920: la Banca Agricola Popolare di Ragusa e Banca Popolare Sant’Angelo.

Proprio il radicamento territoriale e la conoscenza della realtà economica isolana hanno permesso alle Banche Popolari di operare al meglio per sostenere il tessuto economico locale dando ossigeno e speranza alle piccole realtà produttive presenti, in linea con la mission originaria che sempre più individua gli istituti della Categoria come banche a vocazione localistica. Questa politica attuata fedelmente e coerentemente dal Credito Popolare spiega meglio di qualunque altro fattore la crescita registrata dagli impieghi sull’isola a fine 2009 pari al 7,1%, un dato superiore a quello medio nazionale. Un incremento che ha riguardato sia le imprese minori (4,5%) che quelle medie (8,5%) come pure le famiglie, per le quali i mutui per l’acquisto della prima abitazione sono aumentati del 7,8%.

L’analisi dei prestiti per settore d’attività economica mostra come nel 2009 gli impieghi delle Banche Popolari nell’isola alle imprese manifatturiere siano cresciuti del 7,2%, in particolare nel ramo dei prodotti energetici (10,4%) e di quelli alimentari (4,8%) che da soli rappresentano il 43% dell’industria in senso stretto. Rilevante risulta, inoltre, la crescita registrata nel settore delle costruzioni (9,6%), del terziario (7,2%), mentre contenuta, anche se sempre positiva, è risultata la dinamica degli impieghi nei confronti delle aziende del settore agricolo (2%).

Sul versante della raccolta i dati confermano la ricerca da parte della clientela locale di un posto sicuro nel quale poter riporre la propria fiducia e a cui affidare i propri risparmi, come mostrano i dati sui depositi in conto corrente, cresciuti nel corso del 2009 del 5,3%, arrivando a rappresentare il 60% della provvista complessiva dell’isola.

La pronta reazione alla difficile congiuntura, unita alla caratteristica di banche del territorio e delle comunità, ha permesso agli istituti della Categoria di incrementare quantitativamente e qualitativamente i rapporti con la clientela in Sicilia, facendo leva sulla propria storia che li ha sempre visti come interlocutori credibili che pongono al centro della loro attività lo sviluppo della realtà locale, nella quale operano e a cui sono strettamente legati.

Il sostegno alle produzioni locali è stato, ed è tuttora, uno dei capisaldi dell’espansione del credito popolare, che dimostra di saper interpretare al meglio quella prossimità relazionale sulla quale ha costruito il proprio successo che continua a fondarsi sulla centralità della persona.

* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari