Le Banche Popolari in Calabria: una storia lunga 130 anni

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Le Banche Popolari in Calabria: una storia lunga 130 anni

Le Banche Popolari in Calabria: una storia lunga 130 anni

08 Dicembre 2010

Nella prima parte dell’anno il livello dell’attività economica regionale ha ristagnato e, in particolare, il settore industriale, nei primi nove mesi del 2010, ha mostrato gli effetti della fase congiunturale negativa che ha investito il settore dal secondo semestre del 2007. L’indicatore qualitativo dell’ISAE sugli ordinativi è debolmente migliorato, ma rimane sui livelli storicamente bassi dell’anno precedente.

In un tale contesto, il mercato del lavoro mostra segnali di sofferenza; in base alla rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, l’occupazione nella media dei primi due trimestri del 2010 è scesa in Calabria dell’1,9% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, in linea con la tendenza registrata nella seconda metà del 2009. La diminuzione degli occupati nella regione è analoga a quella del Mezzogiorno (-1,8%). A differenza di quanto si è verificato nel 2009, la riduzione degli occupati è maggiormente riconducibile alla componente del lavoro alle dipendenze (-2,3%). L’occupazione femminile, già debole, si è ridotta più di quella maschile (-2,4% e -1,7% rispettivamente. Fra i settori più colpiti le costruzioni (-11,1%), il commercio (-9,0%) e l’industria in senso stretto (-7,4%).

In questo scenario depresso, le Banche Popolari continuano a svolgere, storicamente, un ruolo primario per il tessuto produttivo e sociale, ed è importante sottolineare come la prima Banca Popolare della regione nasca nel 1886 (Banca Popolare di Crotone) e prosegua ancora oggi nella sua opera di sostegno al territorio.

Una tale significativa vicinanza del Credito Popolare alle realtà produttive locali, associata ad una capillare presenza nella realtà economica di questi territori, ha permesso alle “Popolari” di assumere il ruolo di reali protagoniste nel sostegno al tessuto economico locale, di sviluppare un rapporto privilegiato di conoscenza reciproca con imprenditori e famiglie e la capacità di intervenire con prontezza ed efficacia per fornire risposte tangibili alle loro esigenze.

La mission originaria che ha portato allo sviluppo delle Banche Popolari, ossia l’esigenza di facilitare l’accesso al credito anche nelle aree più svantaggiate, rappresenta la migliore spiegazione della presenza del Credito Popolare in Calabria, che con oltre 186 sportelli copre attualmente un’area di mercato del 35,4%.

Questa forte presenza, abbinata ad una politica del credito attuata con pazienza ed impegno spiega meglio di qualunque altro fattore la crescita registrata dagli impieghi alle imprese nel mese di settembre del 2010 (+8,6%), un incremento che ha riguardato anche i prestiti alle piccole e medie imprese, cresciuti dell’8,4%, un dato straordinario, per un’area sofferente come quella della Calabria che conferma l’attenzione costante per le aziende dell’area di dimensione più contenuta.

Non c’è ombra di dubbio, quindi, che il rilancio dell’economia in quest’area del Paese, passerà attraverso la sinergia fra realtà economiche locali e Banche del Territorio come le Popolari, in grado di espandere il volume del credito in misura tale da assicurare, per quanto nelle loro possibilità, il rafforzamento del tessuto produttivo, ponendo le premesse per una più stabile ripresa dell’economia.

Questi dati dimostrano come le Banche Popolari, facendo leva sulla propria tradizione che le ha sempre viste come interlocutori credibili che pongono al centro della loro attività lo sviluppo della realtà locale nella quale operano e a cui sono strettamente legate, contribuiscono con il loro sostegno a mantenere vivo il tessuto produttivo ed economico della Calabria e la speranza per un futuro di sviluppo e benessere.

* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari