Le Borse verso un altro giorno nero, Piazza Affari riduce le perdite

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Le Borse verso un altro giorno nero, Piazza Affari riduce le perdite

10 Ottobre 2008

E’ un venerdì nero, quello appena cominciato, per le borse europee e per Piazza Affari. Sulla scia di Wall Street, Londra, Francoforte, Parigi, Milano hanno aperto le sedute, una dopo l’altra e senza eccezioni, nel panico. Registrando indici con il segno meno: tutti penalizzati dall’allarme recessione lanciato dal Fondo monetario internazionale. 

Il taglio dei tassi effettuato nei giorni scorsi da Fed e Bce ha dato solo un temporaneo sollievo alle Borse mondiali ma le cronache delle ultime ore registrano il crollo di Wall Street (S&P500 -7,6%) e delle Borse asiatiche (Tokyo -9,6%). Intanto le speranze del settore finanziario mondiale sono tutte riposte nelle misure straordinarie che saranno prese dal G-7 finanziario oggi a Washington.

A Piazza Affari l’indice Mibtel ha ceduto 8 punti percentuali scivolando a 15,198 punti  (S&P/Mib -8,80%). Il primo scorcio di seduta è stato caratterizzato da una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso, con alcuni "big" del listino che non sono riusciti neppure ad iniziare la sessione (17 quelli colpiti). Il più bersagliato è stato il comparto bancario con Unicredit, dopo aver aperto con -12,83 ed essere arrivato a -13,86 (2,29 euro), è stato di nuovo sospeso e Intesa Sanpaolo  registra un -9,75 per cento. Contiene l’emorragia Mediobanca (-3,39%), mentre, sempre tra i finanziari, Generali è a -6,5% e Unipol a -8,38%. Pesanti anche gli energetici (Eni -8,68%, Enel -9,64%) e gli editoriali. Telecom Italia lascia l’8,28% e scende a 0,7590 euro mentre Fastweb registra un -8,51%.

Le borse europee riducono ora lievemente le perdite che su piazze come Londra e Francoforte erano arrivate a oltre il 10%. Parigi cede il 6,50%, Londra il 5,90%, Francoforte -7,40%, Milano -6,30%, Zurigo -5,55%, Madrid -5,80%.

La direzione della borsa di Bucarest (Bvb) ha annunciato che la seduta di oggi non comincerà prima
delle 16 ora locale (le 15 in Italia), a causa delle ulteriori turbolenze sui mercati internazionali. Il  mercato obbligazionario invece ha aperto come previsto, ha aggiunto la direzione.

La borsa prolungherà il suo periodo di pre-apertura fino a mezz’ora prima della chiusura, in seguito al crollo delle borse internazionali, ha dichiarato il presidente della Bvb, Stere Farmache. La Bursa valori de Bucuresti aveva già sospeso le stransazioni mercoledì per eccesso di ribasso (Bet -10,68%) un’ora dopo l’apertura. La Bvb Aveva riaperto giovedì per chiudere con un nuovo ribasso.

La Borsa di Mosca resta chiusa sino a nuova decisione, cercando di evitare un nuovo crollo (come è avvenuto per la Thailandia) dopo le pesantissime sedute a Wall Street ieri e stamattina sui mercati asiatici.

Tokyo in caduta libera, con il Nikkei che ha chiuso a -9,6%: si tratta della peggiore performance degli ultimi 21 anni. Durante la seduta l’indice è è arrivato a perdere il 10,87% (-995,60 punti, a 8.161,89).

Tutti in territorio negativo gli altri mercati asiatici. La Borsa di Sydney ha chiuso con una pesante perdita. L’indice S&P/ASX 200 ha perso 360,2 punti, pari all’8,34 per cento, scendendo a 3.960,7 punti, il suo più basso livello da cinque anni in qua. Idem (o quasi)  per la Borsa di Manila, che ha chiuso lasciando sul terreno l’8,3%. Bombay ha aperto la seduta odierna con una perdita del 7,9%. Anche in India, come in tutte le piazze asiatiche – fa eccezione l’Indonesia che ha sospeso le contrattazioni – prevale il panico per la crisi finanziaria mondiale. La Borsa di Hong Kong ha aperto con una forte perdita (l’indice Hang Seng delle blue chip ha perso in apertura 1.211,48 punti, pari al 7,6% scendendo a 14.731,76 punti). Unica eccezione l’Indonesia: il presidente della Borsa di Giacarta ha dichiarato che le contrattazioni sono sospese a tempo indeterminato «per evitare il panico» dopo il nuovo crollo del Dow Jones. Le autorità indonesiane prevedevano di riaprire il mercato venerdì mattina, dopo averlo sospeso mercoledì. Ma all’ultimo minuto i dirigenti hanno cambiato idea dopo che le Borse asiatiche hanno registrato crolli all’apertura. Leggermente meglio la principale Borsa della Repubblica popolare, quella di Shanghai, che in apertura segna un ribasso del 3,6%.