Le guerre di Massimo
21 Novembre 2006
di redazione
Sostenere, come ha fatto Massimo D’Alema, che l’11 settembre non è stato un atto di guerra e che la lotta al terrorismo internazionale è sì una minaccia ma “la guerra è un’altra cosa”, vuol dire riconoscere che siamo destinati alla sconfitta. Se le l’opinione del ministro degli Esteri italiano è quella prevalente in occidente allora quelli che vogliono veder sventolare la mezzaluna sul tetto della Casa Bianca hanno già vinto; quelli che aspirano alla distruzione dello Stato di Israele hanno già vinto; quelli che vogliono la Umma islamica regnante in Europa hanno già vinto.
D’Alema dice che la guerrà “prevede Stati che si scontrano, eserciti