Le imprese sarde chiamano, il credito popolare risponde
27 Aprile 2010
Le Banche Popolari proseguono il loro costante impegno nelle regioni italiane a favore delle imprese e delle famiglie. Infatti, gli ultimi dati, relativi allo scorso mese di marzo, indicano che continua la crescita degli impieghi e della raccolta bancaria della Categoria (rispettivamente 5,2% e 7,2%), con, in particolare, un aumento dei prestiti che nel Mezzogiorno è stato del 6,7%, superiore al dato medio nazionale. Nel sottolineare l’azione delle Banche Popolari nelle regioni meridionali, di rilievo risulta il ruolo svolto sul territorio per sostenere il tessuto produttivo della Sardegna, dove il Credito Popolare, con 417 sportelli, rappresenta il 62% delle dipendenze nell’isola. Le informazioni più recenti a livello regionale, relative a dicembre 2009, stimano una crescita dei prestiti pari al +8,8%, con un incremento dei mutui alle famiglie del +9,3% e degli impieghi alle imprese del +9,2%.
All’interno dell’aggregato imprese, l’aumento dei prestiti è stato del 15,1% per le imprese medio-piccole (che rappresentano il 68% del credito concesso al totale imprese) e più contenuto per le imprese minori che pesano per il restante 32%. Questo risultato è interpretabile con la struttura produttiva e la storia del credito nell’isola. Innanzitutto, la realtà economica della Sardegna è basata per ampia parte sull’agricoltura e molti sistemi produttivi locali hanno un livello di infrastrutture non adeguato che limita lo sviluppo delle imprese, specie quelle più piccole. Inoltre, una delle principali banche del Credito Popolare dell’isola, prima di entrare a far parte della Categoria è stata per anni un Istituto di Diritto Pubblico che ha finanziato in prevalenza progetti medio-grandi di pubblica utilità, con il risultato di favorire uno sviluppo del tessuto produttivo manifatturiero in cui la presenza delle imprese minori è stata piuttosto contenuta. Il Credito Popolare è riuscito, comunque, ad adattarsi a questa diversa morfologia del contesto economico, arrivando ad operare efficacemente a sostegno dell’imprenditoria dell’isola.
Per quanto riguarda la componente depositi, il dato delle famiglie (che incide per quasi il 60% sul totale complessivo), ha fatto registrare, nello stesso periodo, un incremento nella regione superiore all’8%.
L’analisi del credito per settori di attività economica nell’isola mostra come gran parte delle branche hanno beneficiato di questo andamento positivo del credito, facendo registrare dati incoraggianti, in particolare con un aumento dell’1% sui prodotti dell’agricoltura, del +25% nell’industria in senso stretto e del +3,9% nei servizi. Si è mantenuto, invece, stabile il dato relativo all’edilizia ed alle costruzioni.
Nel dettaglio, circa il 25% degli impieghi totali alle imprese riguarda l’industria in senso stretto, in particolare i prodotti energetici ed alimentari (rispettivamente 9,2% e 6,9%), e la metà i servizi (50%), di cui il 28% il settore commerciale e alberghiero e il 19% gli altri servizi destinabili alla vendita.
Fortemente radicate nelle aree territoriali, le Banche Popolari, quindi, con il conforto di numerosi riscontri, possono proseguire in maniera ancor più intensa le politiche virtuose fondate sulla qualità delle relazioni con la clientela e su un modo di “essere e fare banca” orientato a strategie di crescita di lungo periodo in ogni area economico-territoriale siano esse collocate. Una vocazione verso il territorio che nel tempo si è rafforzata nel “localismo bancario”, diffondendo rapidamente l’attività di questi istituti arrivati a raggiungere dimensioni operative di rilievo non solo a livello locale.
In conclusione la vocazione al localismo rappresenta l’anima delle Banche Popolari, elemento portante della loro crescita e tratto distintivo della loro identità. In un periodo di crisi globale, l’attenzione nel consolidare il proprio radicamento e nel trasferire la robustezza che da esso deriva a vantaggio della comunità in cui operano rappresenta un asset sicuramente primario per la crescita economica del territorio.
* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari