Le mamme molisane vincono la battaglia contro l’inquinamento
06 Luglio 2011
di L. C.
I dati tutt’altro che rassicuranti sulla qualità dell’aria e la presenza di diossina riscontrata in un capo di bestiame di un allevamento dell’area venafrana, stanno provocando molta apprensione tra i cittadini di questa zona. Dopo un gran parlare, scambi d’accuse e indici puntati contro alcune industrie, qualche risposta concreta – in tempi ragionevoli – potrebbe arrivare dal consiglio regionale del Molise. Proprio ieri il “parlamentino” di Palazzo Moffa ha dato il via libera unanime all’attivazione delle procedure di urgenza per approvare una bozza di legge per “la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico”.
La norma è stata proposta dal consigliere regionale Nicandro Ottaviano. L’esponente dell’Udc, originario di Venafro, non poteva restare insensibile ai continui appelli dei suoi concittadini. Una proposta di legge su un tema così delicato ha naturalmente fatto presa sull’intero consiglio regionale: in una realtà come il Molise – che, salute a parte, fa della natura incontaminata uno dei punti cardine sui quali sviluppare il settore turistico – un’iniziativa a tutela dell’ambiente dovrebbe trovare la strada spianata anche in fase di approvazione definitiva della bozza.
Nel ringraziare i colleghi per l’attenzione e la sensibilità al problema della salvaguardia di questa risorsa, Ottaviano ha ricordato quanto sia sentita, tale problematica, “dalle popolazioni che abitano la valle del Volturno, e credo da tutti i molisani, indistintamente. Tutelare l’ambiente nel quale viviamo, anche attraverso il controllo della qualità dell’aria, è un’esigenza dalla quale non si può più prescindere. E dotarsi di uno strumento legislativo che permetta alle Istituzioni di operare in maniera più efficiente ed efficace in tal senso è un’esigenza che, con l’approvazione della proposta di legge da me presentata, troverà finalmente soddisfazione. È questo ciò di cui hanno bisogno le popolazioni dei Comuni di Sesto Campano, Venafro, Pozzilli, Montaquila, Monteroduni e più in generale le popolazioni di tutti i Comuni del Molise a vario titolo toccati da problematiche di inquinamento ambientale”, ha concluso il consigliere regionale dell’Udc.
Il via libera alla procedura d’urgenza significa che si dovrebbe arrivare all’approvazione del testo in tempi rapidi. Nei prossimi giorni la proposta di legge approderà in terza commissione. Dopo le eventuali modifiche sarà licenziata e discussa in consiglio regionale alla prima seduta utile. Ad attendere al varco il consiglio regionale del Molise ci sarà sicuramente il comitato “Mamme per la salute e l’ambiente” di Venafro. Negli ultimi mesi, infatti, un gruppo di donne ha deciso di schierarsi in prima linea nell’affrontare un problema molto sentito in questa zona. Le mamme venafrane hanno raccolto dati e pareri di esperti e li hanno messi a disposizione della cittadinanza. Sono state loro, in tempi non sospetti, a parlare della presenza di diossina sul territorio.
Qualcuno le ha accusate di provocare solo allarmismo. Ma le ultime notizie (come ad esempio il caso, seppur isolato, delle tracce di sostanze inquinanti riscontrate in un capo di bestiame) sembrano confermare ciò che da tempo “predicavano nel deserto”. L’azione delle “Mamme per la salute” ha comunque svolto una funzione di stimolo nei confronti delle istituzioni. Non a caso prima della proposta di legge di Ottaviano, l’Amministrazione comunale di Venafro ha varato il progetto dei cosiddetti “medici sentinella”, che hanno fatto già registrare buoni risultati in altre realtà italiane. Il loro compito, di carattere preventivo, è quello di segnalare tutte quelle malattie in qualche modo riconducibili all’inquinamento ambientale.
In buona sostanza sono chiamati a monitorare il territorio, a rilevare la frequenza e la progressione di determinate patologie. Creando una rete di medici di medicina generale sul territorio si riesce ad avere un quadro più chiaro della situazione. Che a sua volta consente di intervenire – sia alle istituzioni politiche che sanitarie – in maniera efficace. Non è escluso che la proposta di legge del consigliere Ottaviano dedichi attenzione (e fondi) anche agli “007” in camice bianco.