Le priorità inessenziali della Boldrini
02 Maggio 2020
L’Onorevole Laura Boldrini annuncia trionfante su Twitter: “Ho depositato insieme a 42 deputate interrogazione a governo per chiedere di rispettare parità di genere in task force e prossime nomine. Quando toccherà farle al Parlamento se non ci sarà significativa presenza femminile non le voterò. E non sarò l’unica”.
Come è noto, infatti, dall’inizio dell’epidemia sono stante istituite ben quindici task force, delle quali, peraltro, ancora si fatica a comprendere bene la reale utilità: comunque, si tratta – almeno in teoria – di comitati di esperti, che dovrebbero coadiuvare il Governo nelle decisioni da prendere per uscire dall’impasse causata dall’emergenza coronavirus. Si presuppone, pertanto, che le selezioni si siano svolte in base alla meritocrazia e alla competenza. L’ex Presidente della Camera dei Deputati – no, non storpieremo l’italiano solo per non farla arrabbiare – non molla la sua battaglia. E si preoccupa della parità di genere anche all’interno delle task force. Una preoccupazione giusta, per carità. Anche se, per dirla tutta, lei quelle nomine non avrebbe possibilità di votarle, dato che il governo non si è degnato nemmeno di farle conoscere al Parlamento, agendo in autonomia come se nulla fosse. Ragion per cui, sarebbe stata questa semmai la questione da porre. Alla luce di ciò, quella presentata dalla Boldrini per il momento non sembrerebbe una priorità, dato che il primo obiettivo è uscire dall’emergenza. E che ad aiutarci a farlo siano più donne o più uomini, poco importa, purché se ne esca. Magari sbaglieremo, ma a noi sembra questa la priorità.
Infatti, gli italiani e le italiane hanno ben altri problemi per la testa in questo periodo: mamme che lunedì tornano a lavoro e non sanno a chi lasciare i bimbi, donne in cassa integrazione oppure licenziate, giusto per fare qualche esempio. Si tratta di donne che, probabilmente, stanno vivendo nell’inquietudine di non riuscire a costruire un futuro roseo per sé o a garantirne uno ai i propri figli. Sono donne che, in sintesi, hanno preoccupazioni, se non proprio uguali, almeno molto simili a quelle degli uomini nella loro stessa condizione.
Situazioni che la Boldrini sicuramente conosce bene e per le quali speriamo dedichi un po’ del suo tempo, visto che fa parte della maggioranza di governo che in questo momento più che guidare il Paese fuori dall’emergenza sta creando confusioni inutili e dannose. Quindi c’è bisogno di tutte le energie possibili. E sicuramente anche Laura sarà dare il suo contributo.