Le quote rosa saranno pure discriminatorie ma sono necessarie
23 Gennaio 2012
“Esserci dove vengono prese le decisioni”, questo il titolo del convegno organizzato dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo a Pescara. Obiettivo: accendere i riflettori sul processo di empowerment al femminile. Come orientarsi tra rivendicazioni di uguaglianza ed affermazioni di differenza in un mondo che va progressivamente e faticosamente femminilizzandosi?
Riflettere sui potenziali risvolti che la Legge Golfo relativa alle quote di genere nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali, far acquisire piena coscienza dei diritti in materia di pari opportunità, evidenziare il contributo che le donne possono dare in istituzioni ed imprese e nella società, gli obiettivi in agenda.
Rivolto al mondo della scuola e del lavoro, ad associazioni e parti sociali, è stata occasione propizia per stimolare riflessioni e fare il punto sulla questione della parità di genere. Evento inquadrato nella strategia politica di valorizzazione di talenti e capacità femminili in Regione ed in sintonia con le iniziative messe a punto per catalizzare una politica d’inclusione sociale delle donne nella sfera occupazionale. Insomma, un’ulteriore tappa nell’iter di rivoluzione culturale in atto.
Nonostante la consapevolezza che ridurre la forbice del divario di genere uomo-donna si traduca in energico slancio del Pil, parità sostanziale e pieno rispetto delle differenze sono ancora chimere ed il tasso di partecipazione femminile sul mercato del lavoro resta molto basso. La chiave di svolta sta proprio nel realizzare un mutamento di forma mentis che si traduca in nuovo impulso e dignità per la cultura di genere ed in azioni concrete per dare una nuova chance all’Italia, visto e considerato che leadership e protagonismo femminile ai vertici di istituzioni ed aziende sono fattori di sviluppo per l’intera società.
E’ emerso che la legge sulle quote rosa, pur avendo una connotazione discriminatoria, è necessaria per rivoluzionare il modo di interloquire fra le parti, ponendo il tema delle quote al centro di un acceso dibattito nel paese. Hanno partecipato alla tavola rotonda, raccontando le proprie esperienze di lavoro e di vita, donne inserite con successo nel mondo dell’università e delle imprese,dell’istruzione e nella sfera giudiziaria.
E’ stata la vicepresidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Annarita Frullini, ad illustrare “Le ragioni dell’incontro” inaugurando i lavori assieme all’assessore alle Pari Opportunità della Regione, Federica Carpineta, che ha portato il saluto del Governatore Gianni Chiodi. “La donna, oltre ad essere manager di un’economia familiare- scrive il Governatore nella lettera – troppo spesso con esigue risorse ed ove creatività ed organizzazione divengono aspetti fondamentali per far quadrare il bilancio a fine mese, può e deve essere presente dove vengono prese le decisioni. Le donne devono essere maggiormente rappresentate. Ho preso atto – prosegue Chiodi – della richiesta della Consigliera di Parità della Regione di modificare la legge elettorale regionale introducendo la doppia preferenza di genere e ne valuto gli effetti sicuramente positivi”.
La parola è poi passata ad Anna Morgante (Preside della Facoltà di Economia dell’ Ud’A, l’università di Chieti e Pescara) che ha parlato di “Donne e uomini in università”, a Maria Elena degli Eredi (Ordine dei Dottori Commercialisti Pescara) e a Paola Sabella (Segretario Generale CCIAA Chieti) con un’analisi dell’inserimento femminile nel mondo imprenditoriale nei rispettivi settori di competenza.
Il cammino della Regione Abruzzo verso un orizzonte in cui rosa e celeste avranno lo stesso peso e valore prosegue. Prosegue, dunque, il cammino per incentivare una maggiore partecipazione della donna nel mondo del lavoro, rivoluzionando l’attuale status quo ed offrendo “all’altra metà del cielo” concrete occasioni di empowerment e leadership.