Le Regionali si avvicinano, ma il Terzo Polo in Molise non decolla
26 Luglio 2011
di g.l.
Tra annunci elettorali e contraddizioni interne, il Terzo Polo prova a compiere qualche passo avanti anche in Molise. Ma nella Regione guidata dal centrodestra e dal governatore Iorio (Pdl), il progetto politico unitario di Alleanza per l’Italia, Futuro e Libertà e Udc sembra fallito già in partenza. Sia il partito di Fini, infatti, che quello di Casini sono stretti alleati del Pdl locale e entrambi hanno esponenti politici tra le file della maggioranza di centrodestra. Inoltre, molti amministratori locali, sia centristi che futuristi, sono alleati del Pdl nelle Province e nei comuni molisani.
Si tratta, peraltro, delle stesse forze politiche che hanno appoggiato, nel mese di aprile, la candidatura alla Provincia di Campobasso di Rosario De Matteis (Pdl) e riportato l’Ente sotto la guida del centrodestra dopo oltre dieci anni di governo di centrosinistra. In pratica, Udc e Fli in Molise sono legati da un’alleanza storica con il Pdl e gli stessi dirigenti regionali di Api, Fli, e Udc guardano con un certo distacco alle decisioni prese dai leader nazionali dei partiti del Terzo Polo.
Lo scorso 22 luglio, infatti, né il coordinatore regionale dell’Udc, né quello di Futuro e Libertà erano presenti alla convention nazionale del Terzo Polo. C’era, però, la coordinatrice regionale di Alleanza per l’Italia, Erminia Gatti. Una carriera politica, la sua, cominciata nell’Italia dei valori di Antonio Di Pietro, dove è stata anche candidata alle Europee (sfiorando l’elezione) e poi continuata nel movimento politico "Costruire democrazia", che l’ha portata ad essere eletta come consigliere di minoranza al comune di Termoli (Cb). Da lì, il passaggio all’Api di Francesco Rutelli, dove ha ricevuto l’incarico di coordinatrice regionale del Molise. Nella conferenza stampa di ieri a Campobasso, Erminia Gatti ha lanciato un appello ai coordinatori regionali di Fli e Udc: “E’ tempo di decidere sul futuro del Terzo Polo in Molise”, ha detto. La Gatti ha parlato di “scelta coerente e necessaria per sconfiggere Michele Iorio e dare un futuro al Molise”.
Per il momento appare prematuro parlare di un rappresentante del Terzo Polo alle Regionali, ma se si dovesse scegliere un candidato, Frattura potrebbe essere l’uomo ideale, visto che ha già ricevuto l’appoggio ufficiale da parte della Gatti. Peccato, però, che si sia schierato con l’altra coalizione e che sia appoggiato apertamente dai vertici regionali del Partito democratico, compreso il segretario Danilo Leva. Con queste premesse, sembra davvero difficile pensare che in Molise possa nascere un progetto credibile basato sul Terzo Polo. Anche i vertici regionali dei partiti che ne fanno parte, con l’eccezione della Gatti, hanno molti dubbi in merito e di conseguenza sarà ancora più difficile convincere l’elettorato della bontà dell’iniziativa politica.
Intanto, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Antonio D’Alete, ha chiesto un confronto aperto sulle primarie a tutti e cinque i candidati (D’Ambrosio, Romano, D’Ascanio, Frattura e Petraroia) e che coinvolga anche i cittadini e gli iscritti del centrosinistra. Tre gli appuntamenti in programma. Il primo mercoledì prossimo, all’Incubatore d’impresa di Campobasso, sul tema del precariato; il secondo il 3 agosto, a Oratino (Cb), sulla questione morale e i costi della politica; l’ultimo si svolgerà il 4 agosto, a Ururi (Cb), dove si parlerà delle spese per il fitto e per il riscatto delle case popolari. Nonostante D’Alete abbia ritirato la sua candidatura alle primarie contestando la scelta del Pd sul numero eccessivo degli esponenti politici scesi in campo e sulla libertà di voto (gli iscritti al Pd potranno esprimere la loro preferenza anche su candidati di altri partiti), ha voluto offrire ugualmente il suo contributo al progetto del centrosinistra: l’obiettivo è definire una proposta politica unitaria in vista delle regionali.
Ma i malumori per come sono state promosse e organizzate le primarie si sono allargati anche alla base del Partito democratico, che critica la decisione del segretario regionale Danilo Leva di puntare sulla candidatura di Paolo Frattura. Sia D’Ambrosio che Petraroia, entrambi esponenti del Pd, starebbero meditando di ritirarsi dalla competizione proprio perché in contrasto con la linea adottata dal partito a sostegno di un candidato esterno, Paolo Di Laura Frattura, appunto. Insomma, la partita in Molise è ancora tutta aperta. Specialmente per il Terzo Polo e per il centrosinistra, dove ancora regnano indecisione e caos.