Le scuole abruzzesi “fanno 13” con i fondi per edifici e offerta formativa

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Le scuole abruzzesi “fanno 13” con i fondi per edifici e offerta formativa

21 Dicembre 2011

Le scuola abruzzesi fanno tredici. Tredici come i milioni di euro ad esse destinate. E tutto a dispetto dei tagli, della crisi e delle accuse demagogiche che continuano ad essere lanciate da un opposizione ormai a corto di argomenti.

Arriva infatti puntuale la risposta del governo regionale ad una delle urgenze principali, quella della scuola abruzzese. Tanto che il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giovanna Boda, non esita a sottolineare come "l’impegno e l’unione delle istituzioni, delle parti sociali, dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli studenti hanno portato a un grande risultato". Accanto alla Boda, a snocciolare dati e cifre, il presidente della regione, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.

Questi, nel dettaglio, i termini dell’investimento: innanzitutto i fondi, che arrivano dal governo, andranno in larga parte ai Moduli scolastici provvisori del cratere sismico. Oltre 4,6 milioni sono destinati a promuovere interventi di qualificazione e ampliamento dell’offerta formativa e ad attivare modelli per innalzare la qualità dell’istruzione. Risorse, queste, che provengono da un protocollo d’intesa firmato il 4 agosto scorso tra la Regione e il ministero dell’Istruzione. Gli altri 8,5 milioni, invece, arrivano dall’Opcm emanata l’11 novembre per assicurare lo svolgimento delle attività scolastiche per gli anni 2011-2012 e 2012-2013.

E nulla è escluso, neppure l’ipotesi dell’ampliamento dell’organico. Per questo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, parla a pieno diritto di un altro tassello importante, specificando poi che per la gestione delle risorse sarà costituito un comitato di garanzia coordinato dall’Usr e composto da rappresentanti della scuola, delle autonomie locali, delle forze sociali e delle consulte degli studenti. Secondo Il direttore Giovanna Boda, attraverso i fondi stanziati nel corso degli ultimi mesi, a cui si aggiungono quelli consistenti dell’ultima ordinanza, si può iniziare a dare soluzione alle tre principali annose questioni della scuola regionale, con particolare riguardo alle strutture del cratere.

La prima riguarda l’organico: parte dei fondi saranno utilizzati per garantire vigilanza e sicurezza degli edifici scolastici e per potenziare il tempo prolungato per le scuole secondarie di primo grado e il tempo pieno per le scuole primarie, come richiesto dalle famiglie. La seconda riguarda la manutenzione dei moduli scolastici: il monitoraggio delle 33 strutture provvisorie è stato realizzato da Prefettura, Comune e Provincia in dieci giorni e oggi l’Usr è in possesso di un quadro completo sulle necessità di ciascun Musp. “L’ultima urgenza è quella dell’ampliamento dell’offerta formativa – conclude la Boda – che andrà modulata anche nelle ore pomeridiane e nei giorni festivi”. La priorità va alle scuole del cratere e tra l’altro c’è già stato un ‘incontro col ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo a cui è stato chiesto di visitare le scuole aquilane.

Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa dal presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio del Corvo, mentre il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente ha anticipato che è prevista a giorni la firma di un protocollo d’intesa perché al Comune sia consegnata la caserma Rossi a cui potrebbe aggiungersi l’area cosiddetta "minorenni": "Il Comune vorrebbe fare un grande intervento di recupero urbanistico e realizzare il primo campus per studenti medi d’Italia". Intanto nel prossimo mese di gennaio si apriranno due tavoli tematici, concordati con le organizzazioni sindacali: uno sugli organici e l’altro sul diritto allo studio.