Le truppe israeliane nei tunnel di Hamas, Netanyahu: Controlleremo Gaza dopo la guerra
08 Novembre 2023
Il bilancio delle vittime nella guerra tra Israele e il gruppo terrorista islamico di Hamas, da entrambe le parti, è senza precedenti in decenni di violenze del conflitto israelo-palestinese. Migliaia tra morti e feriti. Fonti delle autorità israeliane affermano che migliaia di miliziani islamisti sono stati uccisi, spiegando che le vittime civili palestinesi vanno attribuite ad Hamas che continua a operare in aree residenziali, usando i civili come scudi umani. Il Ministero della Sanità di Gaza non distingue tra civili e combattenti quando comunica il numero delle vittime.
Secondo Benjamin Netanyahu, Israele manterrà “la responsabilità generale della sicurezza” a Gaza per un “periodo indefinito” dopo aver sconfitto Hamas. Il principale alleato di Israele, gli Stati Uniti, però, si oppongono a qualsiasi rioccupazione del territorio che Israele aveva lasciato nel 2005 costringendo anche i coloni a ritirarsi. Gli Stati Uniti puntano sulla Autorità Palestinese: una nuova Anp, rivitalizzata, potrebbe governare Gaza. Per tutta risposta l’Autorità palestinese, riconosciuta a livello internazionale, cacciata da Hamas a Gaza 16 anni fa, fa sapere di essere pronta ad accettare una soluzione del genere solo nell’ambito di una soluzione al conflitto che crei uno Stato palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme est, cioè nei territori che Israele ha conquistato nella guerra del 1967.
Una soluzione a cui il governo israeliano era contrario anche prima del pogrom del 7 ottobre. Sia Gerusalemme che Il Cairo hanno creato un blocco attorno a Gaza dalla vittoria di Hamas nel 2007. Dal 21 ottobre, centinaia di camion che trasportavano aiuti sono stati autorizzati a entrare a Gaza dall’Egitto. Anche il valico egiziano di Rafah è stato aperto per consentire a centinaia di titolari di passaporti stranieri e di pazienti medici di lasciare Gaza. Migliaia di palestinesi continuano a fuggire a piedi verso sud con quello che possono portare con sé dopo aver esaurito cibo e acqua nel nord, fanno sapere dall’Onu.
Intanto Israele annuncia che continuerà a combattere contro i militanti di Hamas nelle profondità di Gaza City. Oltre il 70% dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sono già fuggiti dalle loro case, ma il numero crescente di persone che si stanno dirigendo verso sud indica una situazione sempre più disperata all’interno e intorno alla città di Gaza, che è stata sottoposta a pesanti bombardamenti israeliani. La guerra continua ad alimentare tensioni più ampie, con Israele e il gruppo militante libanese Hezbollah che si scambiano colpi lungo il confine settentrionale. Continuano le violente proteste in Cisgiordania, fino ad ora 150 le vittime secondo fonti palestinesi. Circa 250.000 israeliani sono stati costretti ad evacuare dalle comunità lungo i confini con Gaza e il Libano.
Il 7 ottobre, il pogrom di ebrei scatenato da Hamas ha ucciso oltre 1.400 persone, per lo più civili. Oltre duecento ostaggi, tra cui uomini, donne, bambini e anziani, restano nelle mani dei terroristi.