Lega, Bossi contro Calderoli. Dietro gli espulsi la lotta tra correnti
06 Agosto 2013
di redazione
La Lega Nord torna a dividersi con Bossi che ha revocato l’espulsione di alcuni militanti e che per questo viene contestato da Maroni. Il segretario è netto, l’azione svolta da Bossi è "nulla". Bossi si muove in autonomia e invia delle lettere ad esponenti leghisti che sono appunto stati espulsi dal partito. Lo fa da presidente federale della Lega, accogliendo i ricorsi dei militanti. "La delibera si intende immediatamente esecutiva". Il primo a reagire è Roberto Calderoli, che giudica la procedura "in contrasto con quanto previsto dal regolamento federale della Lega Nord". Botta e risposta tra il senatur e Calderoli sugli anni necessari di iscrizione e ruoli e procedure della Lega per poter prendere decisioni del genere. Ma le regole sono solo la superficie di uno scontro che agita le correnti della Lega, gli espulsi, e reintegrati, sono vicini al senatur, erano tra i ribelli di Pontida. "Le espulsioni fanno male alla Lega – dice ieri sera Bossi – Si perdono voti. Non devono più esistere e al prossimo congresso chiederò di eliminare la possibilità di eliminare la gente".