Lega Nord. Calderoli: “Io vado in pensione con Bossi”
07 Luglio 2010
di redazione
"Dopo Bossi, la persona che conosco che più capisce di politica è Maroni. Ne capisce molto, ma molto più di me. Io vado in pensione con Bossi, non so se a fare il ristoratore o per andare a pesca, ma i delfini sono altri, io sono un tonno". Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli smentisce così le voci di una lotta di successione con il titolare dell’Interno per la futura guida della Lega Nord.
Intervistato dal Corriere della Sera, Calderoli nega anche l’ipotesi di uno screzio tra Pdl e Carroccio sul caso Brancher. Ci sono stati due errori, "la parola federalismo nella delega e il sollevare subito il legittimo impedimento", spiega, ma "nessuno s’illuda: la forza di questo governo è proprio il rapporto straordinario tra Bossi e Berlusconi".
Calderoli difende la manovra di Tremonti, "pesantissima" per le Regioni. "Il punto è l’autonomia impositiva. È vero, oggi taglio, ma garantisco le stesse entrate proprie", afferma. "Se a questo aggiungiamo che daremo ai Comuni gli strumenti per fare lotta all’evasione, gli enti locali avranno ben più di prima. E questo non tra un secolo: l’anno venturo".
I costi standard, prosegue il ministro, "non saranno soltanto per Regioni ed enti locali. Dovranno essere per tutti, a partire dai ministeri. Anche se questo è un livello che ancora bisogna acquisire al ministero dell’Economia".