Legambiente, pendolari vivono odissea. Serve piano trasporto regionale
17 Dicembre 2013
di redazione
Secondo Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, "La situazione dei pendolari dopo i tagli di questi anni è sempre più grave". Zanchini è convinto del fatto che "Proprio in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, bisogna occuparsi di un fenomeno sociale di queste dimensioni, perché è anche la crisi ad obbligare tante persone a spostarsi sui mezzo pubblici per risparmiare. Sono 670mila i pendolari lombardi, per esempio, e 560mila quelli del Lazio: su alcune linee è come se ogni mattina si spostassero tutti gli abitanti di una città come Arezzo o Ancona. Per tutta risposta, negli anni sono state ridotte le corse e chiuse anche molte biglietterie nelle stazioni a fronte di aumenti delle tariffe non giustificati da alcun miglioramento". Insomma, aumentano i treni ad alta velocità, diminuiscono le tratte regionale. "Senza un cambiamento nelle politiche e nelle risorse per il trasporto ferroviario si aggraveranno i problemi delle città e si allargherà la forbice tra le diverse aree del Paese e tra i servizi, di serie A, B o C", sottolinea Zanchini. Legambiente propone quindi un grane piano per il trasporto pubblico locale e regionale per favorire l’occupazione e migliorare i servizi.