Legge a parte per adozioni? Gandolfini a Lorenzin: “Maggioranza ideologizzata, si aprirebbe a coppie omo”
15 Febbraio 2016
di redazione
La proposta avanzata dal ministro Beatrice Lorenzin di trattare il tema delle adozioni in una legge a parte, distintà dal ddl Cirinnà? Rispedita al mittente da Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family Day, che sbarra la porta alla proposta del ministro in una intervista rilasciata al giornale online Intelligo News.
Intervistata dal Corriere della Sera, il ministro Lorenzin si era detta convinta del fatto che "se togliamo via dalla legge Cirinnà la questione della genitorialità troviamo molti più consensi di quanto non possiamo immaginare anche all’interno del mio partito". Da qui l’idea dello stralcio della stepchild adoption, "in questa legge non viene minimamente specificato che l’adozione del figlio del partner deve essere fatta da un figlio nato da una precedente relazione. E’ qui il vulnus".
"E’ in questo che si annida il problema dell’utero in affitto," aveva sottolineato Lorenzin, "o della gravidanza per altri, come altrimenti si chiama". Aggiungendo: "La mia idea è di affrontare con serenità questo problema in un testo a parte che riveda la legge sulle adozioni per tutti, parlo di coppie etero e omosessuali. C’e’ da mettere le mani sulla legge delle adozioni e cominciare a capire, per esempio, perché le liste di attesa per adottare i bambini sono così lunghe". Insomma, stralciare il passaggio sulle adozioni perché crea "troppa confusione" nel ddl sulle unioni civili.
Da qui la replica, secca, di Gandolfini a Intelligo. L’appello al contrasto di pratiche come l’utero in affitto lanciato da Lorenzin va bene, ma per Gandolfini si tratta solo di una azione "parziale" di "contrasto alla stepchild". Insomma la proposta "non è sufficiente a contrastare l’intera impalcatura sbagliata e ingiusta del ddl Cirinnà". In secondo luogo, "quando si decide di mettere mano alle leggi sull’adozione con questo parlamento ideologico ho paura che verranno introdotte categorie nuove come le coppie omo-genitoriali".
"L’attuale legge sulle adozioni ha sicuramente dei lati deboli, ma un conto è riformare i tempi di attesa e un altro è riconoscere categorie nuove, come le coppie omosessuali," sottolinea Gandolfini. "Sono molto preoccupato quando sento parlare di riforma delle adozioni, non sono tranquillo". Più in generale, nel corso dell’intervista Gandolfini mette ancora una volta in guardia l’Ncd di Alfano sullo stralcio dell’articolo 5 del testo sulle unioni civili: "I catto-dem non vogliono mettersi contro la linea del partito, Alfano non troverà sponde nel Pd e tra i Cinque stelle", la sintesi offerta da Intelligo.