Legge di bilancio: dopo lettera UE Renzi fa nuove promesse al sud

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Legge di bilancio: dopo lettera UE Renzi fa nuove promesse al sud

27 Ottobre 2016

Il commissario Ue Moscovici prova a gettare acqua sul fuoco: la lettera inviata all’Italia rientrebbe nel normale dialogo. “Niente drammi”, dice il commissario europeo agli Affari economici, commentando la lettera recapitata da Bruxelles a Roma in cui sono contenute le richieste di chiarimento sulla manovra di Bilancio presentata dal governo Renzi. “Vedrò Padoan venerdì a Bratislava – aggiunge Moscovici -. Non bisogna né minimizzare, né drammatizzare il richiamo Ue: l’Italia spieghi lo scarto tra gli impegni e i numeri per il 2017”.

Dunque l’Italia deve spiegare una manovra che ancora non c’è, visto che si parla di un testo che per adesso gira solo sui giornali. La lettera di richiamo della Unione Europea in realtà certifica che la legge di bilancio presenta dati incerti oltre ai mancati chiarimenti sulla copertura della manovra. Si tratta insomma di una bocciatura, che potrebbe essere l’anticipo di nuove procedure di infrazione rivolte da Bruxelles a l’Italia, il tutto mitigato dagli euro papaveri che intanto hanno fatto endorsement per il referendum costituzionale renziano.

Tanto più che come abbiamo detto tutte le discussioni sulla manovra appartengono alla sfera delle ipotesi visto che non c’è ancora un testo scritto. Intanto Renzi continua con la sua strategia demagogica, usando i numeri (al lotto) della legge di bilancio per cercare di strappare nuovi consensi sul Sì al referendum. Il mezzogiorno sembra orientato verso il NO alla consultazione popolare? Ed ecco che Renzi, parlando a Napoli, promette sgravi al cento per cento sul Jobs act, altro provvedimento che come hanno dimostrato i recenti dati ISTAT è ormai alla frutta (dopo la fine degli sgravi). “Gli imprenditori che assumeranno al Sud avranno gli stessi sgravi del 2015”, ma purtroppo, come abbiamo rilevato pubblicando una lettera di chi impresa la fa davvero, con questo governo le aziende chiudono.