Legge di stabilità: presentato il maxi-emendamento
26 Novembre 2013
di redazione
"La legge di stabilità approda oggi in Aula con il maxiemendamento sul quale è stata posta la questione di fiducia. Il testo recepisce il lavoro di tre settimane della Commissione Bilancio conclusosi alle tre di questa mattina, purtroppo senza mandato al relatore, in virtù del ritardo conseguente alle vicende politiche degli ultimi giorni e all’ostruzionismo della Lega", queste le dichiarazioni del sottosegretario, Giovanni Legnini, incaricato dalla presidenza del Consiglio di seguire l’iter parlamentare della manovra. Ad annunciare il testo, su cui in serata si voterà la fiducia, é stato il ministro ai Rapporti con il parlamento, Dario Franceschini. Tra le misure previste nel maxi-emendamento un fondo povertà finanziato con il prelievo sulle pensioni d’oro e, sul fronte riscossione, la possibilità di pagare le cartelle Equitalia senza interessi. Il governo mette sul piatto altri 200 milioni di euro per la deducibilità ai fini Ires dei capannoni industriali, da aggiungere ai 500 milioni di detrazioni per la prima casa, per un totale di 700 milioni. Saranno le risorse risparmiate dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti a finanziare il fondo contro le calamità naturali. "Negli emendamenti riformulati dai relatori vi è un importante intervento, seppur sperimentale, per il contrasto alla povertà: l’introduzione di un reddito minimo di inserimento in alcune grande aree metropolitane, che avvia un percorso", ha detto nell’aula del Senato il vice ministro dell’Economia, Stefano Fassina. La seduta del Senato chiamata a votare la fiducia è slittata perché le opposizioni, dalla Lega a Sel e M5S, ma anche Forza Italia, hanno chiesto più tempo per esaminare il testo ora passato in commissione Bilancio per una breve verifica. La commissione è ancora riunita per esaminare il testo, quindi l’Assemblea è stata aggiornata alle 18.45.