Legge elettorale. Bernini: “Da D’Alema litanie di metà legislatura”
30 Agosto 2010
di redazione
"Ancora una volta a metà legislatura si recita da parte delle opposizione la litania della riforma della legge elettorale. I riti son sempre gli stessi: preferenze sì o no, collegi uninominali si o no, richiami comparativi, più o meno di contesto, a sistemi elettorali stranieri". Lo dice Anna Maria Bernini, portavoce vicario del Pdl.
"Sempre da parte di una opposizione che cerca in questo modo di alterare il risultato delle urne. E dunque vorrebbe, scardinando il bipolarismo, che ha portato chiarezza e semplificazione nel nostro sistema politico, ritornare a vecchie aritmetiche da prima Repubblica, lontane della gente ed inefficaci per il buon governo del Paese – dice ancora la Bernini -. Questo governo e questa maggioranza hanno ben chiare le priorità di sviluppo e modernizzazione dell’Italia: tra queste non certo la riforma della legge elettorale fa la differenza per il benessere di un Paese che deve uscire presto e bene da una crisi mondiale, ma la riforma della giustizia che deve garantire un diritto certo ed imparziale, ed erogato in tempi ragionevoli, ingrediente indispendabile per tutelare le libertà fondamentali e per favorire gli investimenti economici di cui il nostro Paese ha bisogno per crescere in Europa e nel mondo".