Legge elettorale, Quagliariello (Idea), dopo consulta re è nudo
10 Febbraio 2017
di Redazione
“Checché ne dicano taluni esegeti del renzismo, dalla sentenza della Corte Costituzionale l’Italicum esce distrutto, e con esso un metodo e una narrazione intrisi di ignoranza e superficialità, come taluni passaggi delle motivazioni non mancano di rilevare”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Idea – Popolo e Libertà’. “Appare altrettanto chiaro dalle motivazioni della Corte – prosegue – che anche questa cantonata avrebbe potuto essere evitata con un po’ di ragionevolezza in più e molta arroganza in meno, ma di questo ci sarà tempo e modo per parlare.
Ora siamo di fronte a una sentenza nitida, solida, argomentata, rispetto alla quale si può dissentire in alcuni punti (io ad esempio non sono d’accordo sui capilista bloccati) ma che, nel rispetto della sovranità del legislatore, dice con chiarezza cosa il Parlamento deve fare e cosa non può fare nel solco della Costituzione e in ossequio alla sovranità primaria che è quella del popolo.
Ora il re è nudo – conclude Quagliariello -, e dopo l’ennesimo schiaffo sarebbe surreale se il responsabile di tutto questo pensasse ancora di poter prendere in giro i cittadini, ammannendo loro un ulteriore sistema elettorale sconclusionato e incostituzionale pur di inseguire rivincite personali avulse da qualsiasi visione del Paese”.