Legge elettorale. Quagliariello: “Ora riforme ancora più urgenti”
04 Dicembre 2013
La Corte costituzionale boccia il "porcellum", accogliendo il ricorso contro la attuale legge elettorale. "Attendiamo di leggere le motivazioni", è il commento del ministro per le riforme Gaetano Quagliariello, "Quanto già emerso autorizza a dire che da domani una riforma complessiva delle istituzioni, a cominciare dal bicameralismo e dalla riduzione del numero dei parlamentari, che comprenda anche la legge elettorale, è ancora più essenziale. Senza questo non si va da nessuna parte".
Secondo il Presidente del senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi: "La sentenza della Corte, le cui motivazioni dovranno essere attentamente considerate, appare escludere la reviviscenza della disciplina previgente. Gli effetti sono peraltro rinviati al momento della pubblicazione e nel frattempo il Parlamento ha il dovere di individuare regole largamente condivise e coerenti con le indicazioni della sentenza".
"E’ pertanto significativo il passo avanti compiuto dalla Commissione affari costituzionali del Senato," prosegue Sacconi, "attraverso la istituzione di un comitato ristretto il cui compito si dovrà esaurire nei tempi brevi ipotizzati. Per parte nostra sono condivisibili tanto il principio di un premio "ragionevole" – e non sproporzionato come quello prodotto in occasione dell’ultimo voto- come la restituzione agli elettori della scelta degli eletti".
"Il confronto dovrà essere serenamente rivolto al modo migliore di rappresentare il pluralismo politico e la governabilità," conclude il capogruppo di Ncd". Ogni uso strumentale della legge elettorale sarebbe, nelle attuali condizioni del paese, particolarmente colpevole".