Legge stabilità, il Governo incassa la fiducia del Senato

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Legge stabilità, il Governo incassa la fiducia del Senato

27 Novembre 2013

Sì del Senato alla fiducia chiesta dal Governo sulla Legge di Stabilità. Il maxiemendamento passa all’una del mattino con 171 voti positivi dei senatori contro 135 voti negativi. Nelle attese del Governo, dovrà favorire la ripresa della economia nel 2014, ma proprio sulla manovra si consuma lo strappo definitivo con Berlusconi e Forza Italia che escono dalla maggioranza.

L’esecutivo punta a una legge che attraverso il taglio del cuneo fiscale porterà a maggiori detrazioni per i redditi fino a 35.000 euro. Sulla questione casa, con la Iuc, la nuova imposta sugli immobili, continueranno ad essere esentati i proprietari di prima casa, ad esclusione di quelle di lusso. Si è deciso inoltre di sperimentare nelle aree metropolitane il cosiddetto reddito minimo di inserimento, coperto da un contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro. Ieri, Letta ha anche annunciato di voler destinare i risparmi ottenuti grazie alla spending review verso una riduzione delle tasse sulle famiglie. Ora sulla Legge di Stabilità è chiamata ad esprimersi la Camera.

Nel pomeriggio di ieri i capigrappo di Forza Italia, Romani e Brunetta, avevano fatto sapere che non c’erano più le condizioni perchè il partito restasse nella maggioranza. Sia il presidente Napolitano che il premier Letta erano stati preventivamente informati della decisione. "Oggi è finito il governo delle larghe intese, si chiude una fase e si apre un nuovo capitolo nella politica italiana", la chiosa dei capigruppo.

Scintille tra Ncd ed Fi sulla Legge di Stabilità, con il Nuovo Centrodestra che attacca Renato Brunetta. Secondo l’on. Raffaello Vignali, "Non è serio né tantomeno responsabile verso i cittadini sparare cifre, ma forse a Brunetta interessa solo aizzare gli ultras della curva e arrivare primo nella dura gara del ‘chi vuol essere più falco’ ". Sempre secondo Vignali, "La prima casa è esclusa dalla Iuc, salvo le case di lusso", mentre "la tassa sui rifiuti nel 2014 non subirà alcun rialzo rispetto al 2013". 

Secondo il capogruppo dei Senatori del Nuovo centrodestra, Maurizio Sacconi: "Abbiamo lavorato soprattutto per ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro e sugli immobili, secondo una linea coerente con il federalismo fiscale che abbiamo voluto e che ora va applicato per intero. Qualcuno in Forza Italia dimentica volutamente che il nostro progetto è stato quello di eliminare la tassazione sulla prima casa in quanto bene, limitando la tassazione ai servizi fruiti in relazione al loro costo, tanto che fummo i primi a parlare di service tax".

"Il nuovo testo prodotto dai relatori", prosegue Sacconi, "rappresenta un rilevante ed evidente miglioramento che solo la cecità strumentale può impedire di vedere, in quanto elimina definitivamente ogni imposizione patrimoniale sulla prima casa e rende trasparenti le imposte sui servizi e sui rifiuti, con un limite complessivo che è stato abbassato e con l’introduzione di detrazioni compensate dai 750 milioni aggiuntivi ai Comuni".

"Non si possono ora ipotizzare i comportamenti più estremi e irresponsabili da parte degli amministratori locali per paventare forme ingiuste di prelievo che ancor più in presenza dei fabbisogni standard di cui al federalismo i sindaci stessi pagherebbero in termini di manifesta impopolarità. Ci si occupi piuttosto di far valere il fallimento politico degli amministratori locali e di obbligare le unioni tra Comuni per la gestione dei servizi fondamentali da cui deriverebbero forti economie e altrettanto forti riduzioni della pressione fiscale", conclude il capogruppo di Ncd.