Legge stabilità: Pd presenta emendamento privatizzazione spiagge, poi lo ritira
12 Novembre 2013
di redazione
Il Pd, che in precedenza aveva accusato Pdl e Lega di volersi disfare di tutti i beni dello Stato pur di far soldi, ma poi aveva proposto l’emendamento alla legge di stabilità che prevedeva la privatizzazione delle spiagge, presentato dalla senatrice del Pd Manuela Granaiola insieme ad altri 9 senatori del partito, ha fatto marcia indietro. A comunicarlo è l’ufficio stampa del gruppo del Pd al Senato. Il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha dichiarato: ""I senatori del Partito democratico hanno ritirato l’emendamento a riprova che non vi era alcuna intenzione da parte loro di cedere o svendere spiagge o altre aree demaniali marine. La senatrice Granaiola e gli altri firmatari dell’emendamento hanno però posto un problema reale che riguarda la necessaria tutela del settore turistico-balneare e degli interessi degli operatori. Su questi temi il gruppo del Pd del Senato si attiverà, anche in sede europea, per ottenere la giusta applicazione della direttiva servizi al sistema italiano di balneazione attrezzata". "Ho deciso di ritirare l’emendamento da me presentato che peraltro non conteneva alcuna di volontà di privatizzare quell’incommensurabile tesoro nazionale costituito dalle spiagge italiane – spiega la senatrice del Pd Manuela Granaiola in una nota – per evitare fraintendimenti o, peggio, una strumentalizzazione di un serio tentativo di soluzione di un problema che va avanti da troppi anni".