Letame contro Salvini a Forlì (nel circolo Arci), due agenti feriti a Rimini
09 Aprile 2016
Letame, insulti, aggressioni con fermati e feriti. Campagna elettorale sempre più difficile per Salvini e la Lega Nord. A Forlì dei vandali hanno sparso letame in località Villa Rotta, in un Circolo Arci, scrivendo “La lega puzza di m…”. Il leader della Lega era atteso per un comizio nei paraggi, ma a quanto pare i vandali hanno sbagliato indirizzo. Il segretario della lega di Forlì, Morrone, ha scritto su Facebook: “Sono talmente ignoranti che hanno sbagliato anche il circolo dove stasera aspettiamo Matteo Salvini e hanno imbrattato il circolo del Partito Democratico di Villa Rotta”.
Vandali avevano colpito anche in un’altra città romagnola, Ravenna, danneggiando la sede del comitato elettorale di Massimiliano Alberghini, candidato a sindaco per Lega Nord e Forza Italia. Oggi Salvini è stato contestato anche a Rimini, dove sono state esplose tre bombe carta, due poliziotti e un manifestante sono rimasti feriti. Due i fermati dalle forze dell’ordine. I soliti noti hanno gridato “mai con Salvini, prima le persone. Refugees welcome” e intonato il coro “Odio la Lega”.
Due i poliziotti in ospedale, un agente che ha ricevuto un morso e una poliziotta che dopo essere stata aggredita alle spalle è scivolata facendosi male ad una gamba e una mano. All’arrivo di Salvini in piazza Tre Martiri, i centri sociali e spezzoni della tifoseria del Rimini hanno fatto esplodere petardi e bombe carta, una delle quali ha colpito proprio i due agenti. La questura di Rimini ha dovuto schierare 100 agenti, comprese le squadre antisommossa, blindando il centro storico della città.
La polizia ha fermato due degli aggressori, uno studente di Foggia e un altro residente a Morciano di Romagna, 28 e 30 anni. Gli inquirenti ora stanno valutando l’arresto per entrambi con l’accusa di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e manifestazione non autorizzata. Sotto la questura ancora un gruppo di giovani, alcuni noti per essere della tifoseria del Rimini, si e’ radunato in serata per chiedere la “liberazione” dei compagni fermati.