Letta-Alfano, distanti sul Cav. ma non sulle cose da fare
22 Agosto 2013
di Ronin
Dura a lungo il vertice tra Enrico Letta e Angelino Alfano. Un incontro "duro", dicono fonti di Palazzo Chigi. Con Letta che distingue "criteri giuridici da criteri politici" della decadenza del Cav. e Alfano che parla di "pregiudiziale" del Pd, ricordando i giuristi che hanno eccepito sulla costituzionalità della Legge Severino. A scorrere rapidamente le notizie online si ha l’impressione che la stampa calchi la mano, fa sempre più notizia un governo che cade o sta per cadere di uno che fa o sta per fare. E’ il "paradosso" di Letta, avere "a portata di mano la ripresa" e restare intrappolati senza riuscire a raggiungerla. Anche se, va detto, quell’affidarsi solo ai "criteri giuridici" del premier vuol dire consegnarsi a Stefàno lì pronto calendario alla mano, cioè l’altro paradosso, quello del Pd che sta al governo col Cav. ma non riesce a staccarsi dalle sirene del "cambiamento". Tra premier e vicepremier resta l’intesa su Imu e gli altri provvedimenti economici, avanti col programma di governo; del resto non è importante a quanti piace questo esecutivo, ma quanto. E il tasso di gradimento deriva dai risultati che porterà a casa.