Letta, autunno di riconciliazione. Oppure Europa verso il caos
27 Luglio 2013
di redazione
Dalla Grecia, Enrico Letta lancia un messaggio di speranza: "Non vogliamo un autunno caldo di tensioni. Vogliamo un autunno di riconciliazione con le opinioni pubbliche, con i lavoratori, con i giovani, esasperati per gli anni che hanno vissuto". Secondo Letta, proprio i mesi estivi e l’autunno saranno uno snodo temporale decisivo per evitare tensioni sociali e imprimere una svolta, non solo all’Italia ma all’Europa. "Il prossimo parlamento Ue sarà eletto in un clima che può essere di riconciliazione o di grande tensione", dice Letta, convinto che siamo davanti a due scenari. Il primo, il prevalere di un clima di riconciliazione interno ai Paesi Ue e nella stessa Unione, che premierebbe chi vuole "cambiare in modo positivo". Il worst case scenario è invece l’affermazione delle forze euroscettiche, che detto in Grecia, il Paese che ha visto il successo del movimento neonazi Alba Dorata, fa un certo effetto. Letta ha anche invitato la Grecia a "cambiare l’Europa", "insieme". Nel 2014, infatti Roma e Atene guideranno a turno la Unione Europea. Per il premier "può essere la grande occasione, un’Europa che non deve tollerare comportamenti non virtuosi ma che mandi segnali di speranza" e che, soprattutto, "riconosca i passi avanti fatti dalla Grecia".