Letta crea task force contro criminalità. Gratteri, tablet ai detenuti
18 Giugno 2013
di redazione
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, istituisce una task force contro la criminalità, con proposte concrete per combattere il crimine, per aggredire il patrimonio mafioso. A presidere l’organismo sarà il segretario generale alla Presidenza del Consiglio Garofoli. Ci saranno anche Magda Bianco, dirigente della Banca d’Italia; Raffaele Cantone, magistrato di Cassazione; Nicola Gratteri, procuratore aggiunto Reggio Calabria; Elisabetta Rosi, magistrato di Cassazione; Giorgio Spangher, ordinario di procedura penale. Lo comunica con una nota Palazzo Chigi, sottolineando l’aspetto della lotta ai patrimoni criminali. Letta aveva già anticipato in una puntata di "Che tempo che fa" del maggio scorso la nascita di una regia del Governo contro le mafie. Obiettivo è puntare su personalità di alto profilo che lavorando d’intesa con Palazzo Chigi diano subito un segnale e presto risultati nella lotta contro la criminalità. Nella battaglia per la legalità. L’idea è di dotarsi di nuovi strumenti normativi, che rendano più spedita la legislazione in materia, rinnovando il Codice di Procedura penale e snellendo la macchina della giustizia. "Lo scopo della task force, ha detto Gratteri, "deve essere quello di proporre concretamente modifiche normative per velocizzare il processo penale in modo da abbattere i tempi e quindi i costi del sistema giustizia e, contestualmente il potere discrezionale di chi amministra giustizia. Dovrà introdurre modifiche normative così importanti da non rendere più conveniente delinquere". Gratteri ha proposto di dotare ogni detenuto di un tablet dove ricevere messaggi di posta elettronica certificata, con tutti gli atti relativi al suo processo. Tablet con opportune modifiche per renderlo sicuro. Secondo Gratteri, una scelta del genere permetterebbe di abbattere del 50% costi e tempi dei processi.