Letta: crisi finita, ora investimenti esteri
02 Febbraio 2014
di redazione
E’ un Enrico Letta ottimista quello partito per il Golfo Persico, convinto che la crisi "e’ finita"’ "superata", che l’Italia se l’e’ lasciata alle spalle, "senza chiedere un euro all’Europa". Ora serve "un punto di svolta", secondo il premier, e il punto di svolta e’ attrarre nuovi investimenti esteri. Le riforme del sistema istituzionale che renderanno il Paese più governabile e ambiziosi piani come quello delle privatizzazioni, secondo Letta, dovrebbero spingere gli investitori esteri nel nostro Paese. Da qui le trattative fra Alitalia ed Ethiad, gli altri accordi, dall’agroalimentare al turismo al petrolio, stretti fra imprese italiane e Uae. Certo, bisogna fare i conti con una situazione che in Italia e’ sempre a rischio fibrillazione, tra i partiti, ma anche sul versante economico, le parole sferzanti del presidente di Confindustria Squinzi lo dimostrano ma per Letta "e’ bene che ognuno faccia il suo lavoro. Confindustria pensi a fare pil. Sono convinto che i numeri giusti li abbiamo noi". Insomma, l’Italia "guarda al futuro con fiducia, ovviamente questa fiducia necessita continuità in queste scelte".