Letta, Datagate: “007 estranei alla raccolta dati”
14 Novembre 2013
di redazione
Nella audizione al Copasir, il premier Letta spiega che il governo italiano disse no ai programmi di raccolta dei dati chiesti da Londra. E’ uno dei passaggi centrali nel punto sul "Datagate", lo scandalo sulle intercettazioni della Nsa e di altri servizi di sicurezza che ha travolto il mondo occidentale. L’Italia, secondo Letta, non ha mai partecipato allo spionaggio angloamericano, non ha violato la privacy di componenti del governo, dei parlamentari o dei cittadini. Secondo fonti ufficiose, Letta avrebbe spiegato che, a sei anni dalla riforma dei nostri servizi, "abbiamo una macchina con una bellissima carrozzeria ed un ottimo motore che procede a regime e adesso bisogna spingere l’acceleratore a tutto gas verso lidi diversi". Il premier avrebbe anche elogiato il ruolo dei nostri agenti in scenari complessi come quelli legati ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo, nella difficile opera di ricostruzione di relazioni con i Paesi usciti dalla primavere arabe e i nuovi poteri e governi che si stanno formando dopo la caduta dei vecchi regimi.