Letta dice addio a Berlusconi ma Alfano avverte: “Pd non s’intrometta”
06 Ottobre 2013
di redazione
Enrico Letta alza la voce con l’alleato Pdl a Skytg24: "Non si ricomincia con la tarantella, la pagina è stata voltata in modo definitivo. Sono rispettoso del travaglio del Popolo della Libertà, Alfano ha affermato una leadership forte e marcata: è stato sfidato e ha vinto. Ora trovino modi e forme perché quello che è accaduto non accada più". Secondo Letta: "Si è chiusa una stagione politica di 20 anni. Si è chiusa in modo politico con un confronto molto forte. Berlusconi ha cercato di far cadere il governo e non ci è riuscito perche il Parlamento in sintonia con il Paese ha voluto che si continuasse. Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni". A stretto giro la replica di Alfano: "Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nel libero confronto del nostro Movimento politico! E questo vale anche per il presidente del Consiglio e per il segretario del Partito democratico". Letta annuncia che è pronto a procedere a colpi di decreto legge sulla riforma del finanziamento ai partiti, dice che a breve sarà pronta la legge di stabilità e che verrà messo ordine nelle aliquote Iva. Il premier annuncia benefici nella busta paga dei lavoratori, ma anche per le aziende. "La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale". E ancora: "Bisogna che in Italia il costo del lavoro scenda. È insopportabile il costo attuale del lavoro. La legge di stabilità avrà come cuore la riduzione del cuneo fiscale. Dobbiamo dare soldi in busta paga ai lavoratori e non solo alle imprese. Ne discuteremo. Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga. Ne discuteremo con le parti sociali, e ci saranno vantaggi anche per le imprese". Sulla disoccupazione giovanile, "è il dramma principale dell’Italia". E ricordando le iniziative attuate dal suo governo in materia, allarga lo spettro del discorso.