Letta e Netanyahu, 12 accordi. “Sicurezza Israele non negoziabile”
02 Dicembre 2013
di redazione
Il vertice fra Italia e Israele condotto tra Letta e Netanyahu con relative diplomazie rinsalda l’asse transatlantico. Sulla Siria, i due Paesi puntano a una soluzione della crisi e al già deciso smantellamento dell’arsenale chimico di Damasca. Preoccupazione per la Libia e il programma nucleare iraniano, anche se per Letta occorre guardare con prudenza mista a speranza verso le aperture di Teheran. Ma secondo "Bibi" l’Iran a rinuncerà mai alle sue ambizioni nucleari, "il che rappresenta una minaccia per la pace nel mondo". Secondo Letta, la sicurezza di Israele in ogni caso "non è negoziabile". Oltre alla politica estera si è parlato di cooperazione in materia di energia e sanità, sicurezza, cultura, ricerca. 12 gli accordi chiusi, "la nostra collaborazione è finalizzata a intenti e obiettivi concreti, perché noi dobbiamo ai nostri cittadini risposte concrete", ha spiegato Letta. "Abbiamo discusso a lungo del tema dell’energia, in particolare delle prospettive del gas liquefatto e dei gasdotti", ha aggiunto il premier italiano. Infine, la presentazione del progetto del padiglione dello Stato di Davide a Expo 2015.