
Letta “mossiere” delle riforme, non sciupiamo questa opportunità

12 Giugno 2013
Enrico Letta, il "mossiere", definisce le riforme una "opportunità che non dobbiamo sciupare". Il premier e il ministro per le riforme, Quagliariello, aprono i lavori della Commissione dei saggi, che il premier definisce "il meglio della tradizione giuridica del nostro Paese". Presidente del Consiglio e ministro sono sulla stessa lunghezza d’onda: le riforme costituzionali servono perché con uno Stato che funziona si governa meglio anche la crisi economica – rispondendo a quanto ancora ci viene chiesto dalla Ue dopo la fine della procedura di infrazione. Letta rassicura, la Commissione non si sostituirà al parlamento, essa ha un ruolo consultivo rispetto al lavoro che sta svolgendo l’esecutivo e si muoverà in piena autonomia. Nel timing definito da Quagliariello, i lavori della Commissione dovrebbero concludersi a breve, "Il tempo che abbiamo a disposizione è limitato perché la relazione finale dovrà essere pronta per il 15 ottobre e poi trasmessa al Parlamento". Niente proroghe, dunque. In una intervista apparsa su il Foglio, il ministro ammonisce, se in 4 mesi non si saranno fatto passi avanti, "ce ne andiamo". Quagliariello ha ricordato anche le dichiarazioni del vicepremier: "Alfano ha ragione, questo Governo deve dare un orizzonte all’Italia e al processo europeo, o moriremo di larghe intese". La Commissione è il primo passo per dar vita a un processo costituente aperto, che non resti isolato nel Palazzo, ma fiorisca grazie al contributo degli esperti e delle università. A breve, forse già dalla fine di giugno, dovrebbe essere annunciata la Consultazione pubblica on line sulle riforme.