Letta non lascia alternative al Pd

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Letta non lascia alternative al Pd

24 Luglio 2013

La maggioranza di governo non ha "alternative", dice il premier Letta durante l’incontro con il Gruppo Pd. Il voto anticipato non è una soluzione, secondo il premier, finché non si cambierà l’attuale legge elettorale. E basta con i "fighetti", che con il loro protagonismo non fanno bene al partito. Forte della fiducia incassata alla Camera con il dl Fare e dell’appoggio costante di Napolitano, Letta in realtà non lascia alternative al Pd e tira dritto sulla sua strada, fare le cose, farle bene, farle presto. Le riforme economiche, il prima possibile, e quelle istituzionali compreso cambiare la legge elettorale. Non intende "stare un mese di più a Palazzo Chigi" se qualcuno proverà a "cambiargli gli obiettivi: rilancio economico, riforma istituzionale e un’altra Europa". La richiesta al partito dunque è semplice. Al di là della data e della corsa al Congresso, al di là di quello che sarà il futuro candidato del Pd, per adesso continua ad essere lui la speranza di stabilizzare l’Italia e sua la bussola per andare avanti nei prossimi mesi.