Letta, verifica con Berlusconi. Ma il Pd ci resta male

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Letta, verifica con Berlusconi. Ma il Pd ci resta male

04 Agosto 2013

Enrico Letta ora aspetta che le parole pronunciate da Silvio Berlusconi sul palco di Palazzo Grazioli divengano realtà. Il premier intende verificare se l’appoggio garantito dal Cavaliere al governo si traduca in fatti concreti nei prossimi giorni. Fonti vicine a Palazzo Chigi fanno sapere che proprio questa settimana, per gli importanti provvedimenti che l’aula dovrà prendere, sarà un po’ la prova del nove rispetto alla promessa di Berlusconi di non staccare la spina al Governo. Ma se Letta intende aspettare Berlusconi alla prova dei fatti, un pezzo importante del Pd reagisce come al solito in modo sprezzante. A non "fidarsi" sono soprattutto quelli che sono rimasti più scottati dalla sconfitta di febbraio, Vendola, secondo cui il Cav. sta osando l’impossibile, "trasformare il canto del cigno in un inno di battaglia" e Bersani, che torna a chiedere al Pdl di prendere le distanze dal suo leader. Al "governo del cambiamento che fu" e che ancora non si rassegna, si aggiunge Famiglia Cristiana, che continua a chiedere un passo indietro di Berlusconi. "Evidentemente a don Sciortino da tempo interessa solo una cosa: abbattere Berlusconi", il commento, durissimo, del ministro Lupi. Viene da chiedersi quanto sia andata di traverso la manifestazione di oggi agli ambienti del Pd e della sinistra che speravano in un irrigidirsi ulteriore della situazione, nel colpo di testa del Cavaliere, nei "falchi" che a quanto pare così dissennati alla fine non sono.