Lettera UE: infondate polemiche di Renzi

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Lettera UE: infondate polemiche di Renzi

31 Ottobre 2016

La cortina fumogena di Renzi sta cominciando ad irritare Bruxelles. Non sono state gradite, ad esempio, le prese di posizione sui costi per la messa in sicurezza antisismica. In sostanza, lamentano fonti Europee, nella lettera di risposta ai rilievi della Commissione inviata dal Governo Italiano i contenuti si dividono in categorie. La prima è di quello che già c’è: “Sotto le attuali regole Ue ci sono modi per escludere i costi a breve termine in risposta alle grandi catastrofi naturali, che vengono considerati misure one-off esclusi dagli sforzi di bilancio quando si valuta il rispetto del Patto di stabilità” e questo “lo abbiamo già fatto in passato per i terremoti in Abruzzo ed Emilia-Romagna“. Così una portavoce della Commissione europea a chi chiede se l’Ue sarà meno rigorosa sul budget dell’Italia.

“A questo punto non speculiamo – aggiunge la portavoce – Qualsiasi costo che potrebbe rientrare nei criteri sarà valutato quando riceveremo tutti i dettagli dalle autorità italiane. Ricordo che è in corso un dialogo con le autorità italiane sul Dbp e di conseguenza posso solo ribadire che non speculiamo”. La seconda critica è da ascrivere al becero populismo usato da Renzi nella lettera. L’Italia, al momento, è stata l’unica ad invocare la clausola di flessibilità sul capitolo migranti, pur non essendo il solo Paese interessato dall’esodo. E non essendo nemmeno il più coinvolto, in rapporto alla popolazione. Ma più di tutto pesa in Commissione l’uso che si sta facendo dello strumento Europeo. Ad esempio, come riporta l’Huffington Post, a fronte di 3,4 miliardi chiesti all’Europa, l’Italia ne stanzierebbe solo seicento milioni.

In tempi di polemiche internazionali, si pensi al caso Ungheria, questi passi falsi potrebbero portare a qualcosa di inedito ed inaudito, come la prima bocciatura di una manovra finanziaria in Europa. Oppure, in caso di scenari meno apocalittici, di un prosieguo delle trattative, dopo una parziale approvazione, niente affatto amichevole.