“L’Europa creda in se stessa e nel suo destino per ritrovare crescita e occupazione”
09 Gennaio 2013
di Joseph Daul*
60 anni fa, il Ministro degli esteri francese Robert Schuman, il Primo Ministro italiano Alcide De Gasperi, il Cancelliere tedesco Konrad Adenauer hanno avuto il coraggio di mettere da parte le divisioni nazionali e lavorare insieme per avviare un percorso che ha portato alla fondazione della Comunità Economica europea, garantendo pace e sviluppo ad un Continente che usciva dilaniato da 2 conflitti mondiali. Sotto la guida di questi 3 uomini, il 23 giugno del 1953 nasceva a Strasburgo il Gruppo dei democratici cristiani in seno all’Assemblea comune della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA).
Il Gruppo Democratico Cristiano divenuto nel 1979 Gruppo del Partito Popolare europeo, è sempre stato e continua a essere il cuore dell’Europa, ha sempre lavorato per favorire una maggiore integrazione e per promuovere una Europa politica e ambiziosa. Il Gruppo PPE, che ho l’onore di presiedere, è la forza politica più influente al Parlamento europeo, non soltanto perché composto da 270 Deputati, ma soprattutto perché la sua azione politica è fondata su degli ideali, dei principi, e dei valori che riassumerei in due parole: libertà e responsabilità. La libertà è stata il principio sul quale sono stati basati i Trattati di Roma del 1957; la responsabilità è stata il faro che ci ha permesso di prendere e affrontare scelte coraggiose che hanno consentito di creare un’area di benessere per 27 paesi.
Oggi che una grave crisi economica colpisce il nostro continente, che gli Stati sembrano a volte seguire nuovamente la strada dell’egoismo, l’eredità di Alcide De Gasperi ci insegna che l’integrità nazionale e la difesa del progetto comunitario non sono necessariamente idee incompatibili e che al contrario il successo sembra risiedere nella cooperazione e nell’intesa. Nessun Paese europeo è in grado di affrontare la crisi da solo. Servizi fondamentali per i cittadini quali la sicurezza sociale, l’assistenza sanitaria, le pensioni sono messi in discussione; per questo i Deputati del Gruppo PPE lavorano congiuntamente per trovare soluzioni comuni e ri-avviare la crescita economica. Sono convinto che decisioni politiche responsabili possano contribuire a individuare soluzioni eque e durature per garantire il bene comune dei cittadini.
Sono 5 anni che ci troviamo di fronte a una crisi finanziaria, economica e monetaria grave, che è diventata anche una crisi politica, una crisi di fiducia nelle Istituzioni e nel nostro avvenire. L’Europa ha bisogno di credere nuovamente in se stessa e nel proprio destino; solo così ritroveremo crescita e occupazione. A chi pensa che l’Europa sia il problema io rispondo che l’Europa è la soluzione; perché il nostro metodo comunitario, il nostro modo di lavorare insieme (27 Paesi) è una garanzia di pace, prosperità e solidarietà per il futuro. Europa vuol dire politiche concrete di cui beneficiano quotidianamente i cittadini, maggiore condivisione delle risorse finanziarie tra gli Stati membri, poiché 1 euro speso a livello della UE vale più di 1 euro speso a livello nazionale.
In questo contesto dobbiamo rafforzare la nostra integrazione; dobbiamo dare prova di coraggio e lavorare per creare una reale unione politica. Non ci dobbiamo dimenticare che De Gasperi, Adenauer e Schuman hanno costruito l’Europa in tempi molto più difficili, hanno saputo dare una speranza europea ai loro concittadini. Gli europei devono sentire che noi lavoriamo per loro. L’Europa non è soltanto un mercato unico , ma è prima di tutto una comunità di valori che si rifanno ai Padri Fondatori; questi sono i valori del Gruppo PPE.
(Presidente del gruppo PPE al Parlamento Europeo)