Liberato da Guantanamo ora organizza attentati

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Liberato da Guantanamo ora organizza attentati

24 Gennaio 2009

Said Ali al Shihri è stato prigioniero Guantanamo fino al novembre 2007. Poi lo hanno liberato e inviato a casa, in Arabia Saudita, dove hanno cercato di de-programmarlo con un corso speciale. Risorse sprecate. Al Shihri ha trovato accoglienza nel movimento qaedista nello Yemen, ne è diventato il numero due e ha organizzato, in settembre, un attentato contro l’ambasciata Usa a Sanaa (16 morti). Rivelando la storia di Abu Sayyaf al New York Times, l’intelligence Usa ha voluto indicare quali rischi si possono correre chiudendo a Guantanamo. Un messaggio lanciato nel momento in cui Barack Obama ha avviato la chiusura – in tempi lunghi – del centro di detenzione. Alcuni commentatori e ambienti della sicurezza hanno insistito su un punto: chi controllerà i detenuti mandati nei paesi di origine? E per rafforzare il loro interrogativo hanno citato un rapporto del Pentagono secondo il quale almeno 61 ex prigionieri sono tornati alla violenza. Nel dossier americano al Shihri, 35 anni, viene indicato come un esperto combattente, con buoni agganci in Pakistan, nei paesi del Golfo e in Iran.