Libia. Berlusconi rientra in Italia con un accordo storico sotto braccio

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Libia. Berlusconi rientra in Italia con un accordo storico sotto braccio

03 Marzo 2009

Il premier Silvio Berlusconi è rientrato a Roma dopo la visita di ieri in Libia. "Accettiamo le scuse dell’Italia per l’occupazione colonialista, e prego tutti i libici di vincere i propri risentimenti e tendere la mano ai loro amici italiani in un rapporto paritario di rispetto reciproco". Sono state queste le parole pronunciate dal colonnello Muammar Gheddafi per ratificare la pace tra l’Italia e la Libia.

Nel giorno in cui il Congresso generale del popolo libico dà il via libera definitivo al Trattato di amicizia e cooperazione tra Roma e Tripoli, il premier Silvio Berlusconi vola simbolicamente a Sirte dal colonnello Muhammar Gheddafi per mettere il sigillo a una intesa, grazie alla quale si volta definitivamente la "pagina buia" del colonialismo italiano con "una nuova era" di amicizia e soprattutto d’affari. Le aziende italiane, annuncia infatti Gheddafi, avranno da oggi "la priorità" nello sfruttare le immense risorse energetiche – e non solo – del Paese.

Il Trattato che finalmente ha avuto il via libera dai due Parlamenti segna "una nuova epoca", scandisce il presidente del Consiglio, che rinnova davanti ai delegati libici le "scuse" dell’Italia per le "prevaricazioni" del colonialismo.

Un momento storico anche per gli esuli italiani. A partire da oggi gli italiani che risiedevano in Libia prima della loro cacciata nel 1970, potranno liberamente rientrare nel Paese per motivi di lavoro o per turismo.

I rapporti tra Italia e Libia quindi si rafforzano sempre di più. I due leader arrivano a promettersi amicizia "eterna" e soprattutto canali di investimento "privilegiati". Il Cavaliere invita Gheddafi a partecipare al vertice del G8 alla Maddalena, nelle vesti di presidente dell’Unione africana. "Siamo felici del tuo arrivo in Italia. Stiamo già pensando a dove piantare la tenda…" sorride Berlusconi.

Ma non è l’unico invito. Il colonnello ha invitato Berlusconi a partecipare, il prossimo 30 agosto, alla Giornata di amicizia tra Italia e Libia, proclamata ogni anno per quella data in onore della firma – proprio lo scorso 30 agosto a Bengasi – dell’accordo tra i due Paesi.