Libia, governo incassa fiducia Ente petrolio e Banca centrale

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Libia, governo incassa fiducia Ente petrolio e Banca centrale

03 Aprile 2016

Qualcosa si muove in Libia e potrebbe essere il petrolio a ridare un minimo di stabilità al Paese africano. Il portavoce della National Oil Company libica (Noc), Majid al Harari, ha annunciato che entro due mesi la produzione di greggio arrivera’ a 800 mila barili di petrolio al giorno. Parlando all’agenzia di stampa libica "Lana", al Harari ha affermato che "se i terminal di petrolio dell’est riapriranno come e’ stato preannunciato allora potremmo passare dagli attuali 350 mila barili di petrolio prodotti agli 800 mila in due mesi". Secondo le milizie che proteggono i porti petroliferi della mezzaluna petrolifera libica di Brega, infatti, si potrebbe sostenere il governo di riconciliazione nazionale di Fayez al Serraj, portando a una riapertura dei terminal per l’esportazione del greggio.

 

Isis in Libia ovviamente non è rimasta con le mani in mano. Gruppi armati vicini allo Stato islamico e localizzati nella città costiera di Sirte, bastione jihadista sul Mediterraneo, continuano a minacciare i terminal petroliferi e i porti di Sidra e Ras Lanuf, dove si susseguono da mesi scontri armati. Sirte è stata anche obiettivo dei bombardamenti aerei da parte delle forze libiche, e di droni che gli Stati Uniti. Secondo il quotidiano Lybia Herald, aerei da combattimento "non identificati" hanno attaccato stamattina la zona del porto di Sirte e postazioni nell’est della città. Secondo l’agenzia di stampa libica Lana, questi attacchi hanno provocato un gran numero di vittime. Non confermate le voci di vittime tra i civili. A Qaret Gohanam, 50 chilometri a ovest dell’abitato di Marada, gruppi armati formati anche dalla popolazione locale hanno protetto i campi petroliferi dalle bande armare di Isis.

 

Un’altra notizia che sembra positiva è che dopo la Noc anche la Banca centrale del Libano (Bcl) ha annunciato il suo sostegno al governo di unità nazionale appoggiato dalle Nazioni Unite. Un secondo endorsement cruciale, visto che l’esecutivo è avversato da fazioni rivali che puntano a controllare le ricchezze petrolifere del Paese e il flusso di denaro. La Bcl è una delle due principali istituzioni economiche che si è schierata a favore a cinque giorni dall’arrivo del premier destignato Fayez al-Sarraj a Tripoli. Il quotidiano panarabo Al Hayat, pubblicato a Londra, riferisce che un incontro e’ previsto tra il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez el Sarraj, designato dall’Onu, ed il presidente della Camera dei rappresentanti e deputati, ripreso dal sito Al Wasat. Citando fonti vicine al presidente del Consiglio presidenziale, il giornale afferma che Sarraj andra’ a Tobruk per presentare il programma del governo di unita’ nazionale, allo scopo di ottenere la fiducia ed entrare ufficialmente in funzione, dopo che il numero degli oppositori al nuovo governo tra i parlamentari si e’ ridotto.

 

La situazione in Libia comunque continua ad essere pericolosa, a dir poco. Nelle ultime ore c’è stata una sparatoria davanti all’edificio dell’emittente televisiva "al Naba", considerata vicina al governo libico non riconosciuto di Khalifa Ghweil e costretta a interrompere le attivita’ mercoledi’ scorso, 30 marzo. Secondo il sito internet "Libya Herald", un gruppo armato non identificato avrebbe cercato senza successo di assumere il controllo dell’edificio. Aumenta intanto il valore del dinaro libico al mercato nero, dopo l’insediamento a Tripoli del Consiglio di presidenza del governo di riconciliazione nazionale del premier incaricato Fayez al Sarraj.  Sempre secondo Libya Herald, la moneta locale viene scambiata intorno ai 2,70 dinari da un precedente tasso di 4 dinari per un dollaro.