Libia. Scattano nuove sanzioni Ue per blocco asset
11 Marzo 2011
di redazione
Come previsto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue di oggi il regolamento che estende ad alcuni soggetti riconducibili alla galassia di interessi del clan Gheddafi le sanzioni varate il due marzo scorso.
Il provvedimento, si legge nel testo del regolamento, è stato adottato "tenuto conto della gravità della situazione in Libia" ed è "obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri".
Il congelamento degli asset controllati da Lia e Lafico, nonche’ dalla Banca centrale libica, da altre tre societa’ e dal vicepresidente della Lia, Mustafa Zarti, è in vigore.
Zarti, cittadino austriaco vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Lybian investment authority (Lia), nonchè membro del comitato esecutivo della National Oil corporation, è capo della società petrolifera Tamoil e vicepresidente della First Energy Bank nel Bahrein.
La Banca centrale della Libia è finita anch’essa nel mirino Ue in quanto ritenuta "controllata da Muammar Gheddafi e dalla sua famiglia e quindi potenziale fonte di finanziamento del regime".
Per gli stessi motivi è stato deciso di bloccare gli asset della Lia, Libyan Investment Authority e Lybian arab foreign investment company – Lafico, la compagnia portafoglio di investimenti Libia Africa, la Lybian Foreign Bank e la Lybian Housing and infrastructure board.