Libia, scontri con i manifestanti. 5 militari uccisi in caserma a Bengasi
15 Giugno 2013
di redazione
5 soldati delle truppe speciali, che altri definiscono "milizie" del governo libico sono stati uccisi durante un attacco contro una caserma militare a Bengasi, la città nella parte orientale della Libia. I manifestanti, armati, hanno preso d’assalto l’installazione militare che ospita poliziotti e forze della sicurezza libica, spingendo il ministro della Difesa a inviare rinforzi militari da Tripoli a Bengasi. La Cirenaica, la parte orientale della Libia dove è più forte l’insofferenza verso il Governo centrale sorto dalla dissoluzione del regime di Gheddafi, vive da mesi una escalation di violenza, in cui si fondono rigurgiti tribali, revancismo e nostalgia della monarchia al potere in Libia prima del colpo di stato del Colonnello Gheddafi, spinte eversive collegate alla internazionale jihadista. Bengasi, la seconda città della Libia e uno dei centri propulsivi della rivolta che portò alla morte di Gheddafi, vive quindi in un clima di incertezza e pericolo che mette in ansia la popolazione. Gli scontri intorno alla caserma erano iniziati la notta scorsa, i manifestanti, armati, hanno fatto numerose vittime ma non ci sono notizie di perdita nelle loro fila. L’11 Febbraio del 2011, Gheddafi aveva desistito dalla sua sanguinosa campagna militare tesa a riconquistare Bengasi, costretto a ordinare alle forze lealiste di lasciare la città. Dal 26 febbraio del 2011 a Bengasi opera il Consiglio Nazionale Libico, che riunisce le forze della opposizione al regime. Nell’agosto del 2011, il Consiglio Nazionale si è spostato da Bengasi a Tripoli.