Libia: Sirte liberata dall’Isis
07 Dicembre 2016
La città libica torna a respirare dopo oltre un anno di terrore sotto lo stato islamico. Conquistata dall’Isis nella primavera del 2015, diventa la base più importante dei jihadisti fuori dall’Iraq e dalla Siria.
Scene di giubilo si sono viste ieri per le strade e le piazze da parte delle milizie, protagoniste dell’offensiva contro i jihadisti dello Stato islamico.
Gli ultimi edifici occupati dall’Isis nel quartiere di Giza Bahriya sono caduti ieri. “E’ l’ultima grossa battaglia, ma non è la fine delle operazioni militari, ne’ la dichiarazione di liberazione”, ha detto ieri sera il capo del media center Ahmed Hadiya.
L’attenzione si concentra adesso sulle aree limitrofe dell’area urbana, dove si sarebbero rifugiati i jihadisti fuggiti, andando a rinfocolare altre cellule terroriste, alcune delle quali dormienti.
A New York l’inviato Onu Martin Kobler – riferendo al Consiglio di sicurezza – ha avvertito che la lotta al terrorismo ha prodotto dei risultati in Libia ma che questi risultati non sono irreversibili. Kobler ha sottolineato che “sebbene l’Isis continui a rappresentare una minaccia sono finiti i giorni in cui controllava il territorio in Libia”. L’inviato Onu per la Libia ha poi riferito dei “progressi” compiuti a Bengasi dall’esercito nazionale libico (quello di Khalifa Haftar), ma ha avvertito “che queste conquiste rischiano di essere fugaci a meno che il Paese si doti di un coerente apparato di sicurezza”.
“La liberazione di Sirte da parte di forze che fanno capo al Consiglio Presidenziale del Governo di accordo nazionale segna una svolta decisiva nella lotta a Daesh e una nuova tappa nel difficile percorso di progressiva stabilizzazione della Libia”. Lo sottolinea la Farnesina assicurando che “l’Italia resta impegnata a fianco delle istituzioni libiche nella lotta contro il terrorismo”.