Libia. Tragedia in mare, almeno 200 i dispersi

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Libia. Tragedia in mare, almeno 200 i dispersi

31 Marzo 2009

Sarebbero circa 200, non più di 300 come poteva sembrare in un primo momento, le persone disperse al largo delle coste libiche per l’affondamento di un’imbarcazione partita da Said Bilal Janzur nella notte tra sabato e domenica.

Lo ha confermato il responsabile dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) di Tripoli, Laurence Hart. Gli unici dati certi riguardano le perosne annegate, che sono 20 (6 di queste egiziane) e 23 tratte in salvo (10 egiziani, secondo notizie diffuse già ieri dal governo del Cairo).

Il dato dei dispersi continua ad essere purtroppo poco certo perchè niente conferma che altre imbarcazioni non abbiano avuto incidenti nelle stesse ore. Le autorità libiche hanno inoltre perso il contatto radio con altre due imbarcazioni, forse due pescherecci. "Potrebbero essere solo lontani, in zona di pesca – ha detto Hart – oppure potrebbe essere successo qualcos’altro mentre trasportavano persone. Ma nessuno è in grado per ora di dirlo con certezza". L’ambasciata italiana a Tripoli ha inoltre reso noto di aver verificato con Hart informazioni di varie fonti, comprese quelle ufficiali libiche, secondo le quali il numero dei dispersi sarebbe di circa 100.

Sarebbero invece 213 sulla base delle testimonianze di alcuni superstiti, secondo i quali sulla loro imbarcazione erano 257 persone. La ricostruzione della vicenda, già di per se drammatica, è stata anche complicata dalle prime notizie confuse, chiaritesi nelle ore successive, sulle difficoltà incontrate domenica pomeriggio al largo delle coste libiche da parte di una terza imbarcazione, con a bordo 350 persone, intercettata dalla marina libica che ha chiesto l’intervento del rimorchiatore italiano "Asso ventidue". Il battello è stata poi trainato nel porto di Tripoli e gli occupanti sono stati tutti tratti in salvo.