
Libia, Tripoli cede il potere al governo Sarraj.

06 Aprile 2016
Una settantina di deputati del Congresso di Tripoli hanno dichiarato, ieri, il loro appoggio al governo del premier designato Fayez Sarraj e lo scioglimento dell’organismo.
L’incontro ha radunato circa 94 deputati, secondo i media. Ma per un altro gruppo di rappresentanti che non hanno partecipato, l’incontro è illegale. Sempre ieri il governo del Gnc, guidato dal premier Khalifa Ghwell, ha annunciato le proprie dimissioni. E Paolo Gentiloni ha commentato così l’annuncio della decisione del ‘governo’ di Tripoli: “I recenti sviluppi in Libia sono incoraggianti”
Ansar al Sharia, il gruppo jihadista attivo nell’est della Libia, ha pubblicato un manifesto nel quale definisce il premier designato Fayez al Sarraj “il nuovo Karzai della Libia, e, secondo il Site, ha rivendicato due attacchi a Bengasi contro le forze filo-governative. Il potere è stato lasciato di fatto all’esecutivo Sarraj, sostenuto dalle Nazioni Unite. Il Parlamento di Tobruk ha respinto ieri le sanzioni dell’Onu contro Aguila Saleh. E il governo di Abdullah al-Thinni continua ad alzare muri con il ministero della Giustizia che ha bollato come “illegale” le attività del Consiglio presidenziale.
L’Italia sarebbe in prima linea per la soluzione della crisi libica, pronta ad issare il prima possibile il tricolore sulla sede diplomatica a Tripoli avrebbe un grande significato politico. Intanto l’inviato speciale dell’Onu Martin Kobler è volato ieri nella capitale per incontrare il premier designato Fayez al Sarraj e ha scritto: “Sono venuto a Tripoli da visitatore ma voglio esserci da residente”.
Nella capitale fioriscono i graffiti, “Sì al governo di unità”, dopo la trionfale accoglienza riservata a Sarraj, venerdì scorso, nella piazza dei Martiri. Sono riapparsi anche gli agenti di polizia, scomparsi nelle ore infuocate di proclami contrapposti della scorsa settimana. A mediare con i falchi era arrivato anche l’inviato speciale di Recep Tayyp Erdogan che ieri ha incontrato il presidente del Congresso, Nuri Abu Sahmain, ed esponenti del Consiglio presidenziale.
Inoltre il presidente egiziano Abdel Fattah Sisi ha sostenuto ieri che la comunità internazionale deve trovare una visione congiunta e che è d’obbligo appoggiare la formazione del governo di intesa nazionale e anche dell’esercito libico per creare sicurezza e ordine.