Libri di Salvini strappati a Bologna, Maroni: “Sono i nuovi fascisti”
05 Maggio 2016
Copie dei libri di Matteo Salvini strappati nelle librerie, uova lanciate contro il leader leghista, scontri con le forze dell’ordine. I centri sociali di Bologna contestano Salvini ma soprattutto ancora una volta mostrano il vero volto antidemocratico di questi movimenti.
La presenza del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a Bologna ha scatenato i manifestanti dei centri sociali, che hanno strappato nelle librerie il libro di Salvini, scontrandosi poi con le forze dell’ordine. In giornata Salvini era stato contestato anche all’università , beccandosi un uovo lanciato da uno dei contestatori. L’uomo, un cinquantenne, è stato rincorso e bloccato dagli uomini della scorta di Salvini.
“Polizia e Carabinieri vanno rispettati, altro che sassi e bastoni”, ha commentato Salvini parlando a Bergamo. “A Bologna – ha proseguito Salvini – la sinistra si e’ comportata come al solito lanciando pietre, bastoni e carciofi e chi ci ha rimesso sono state le Forze dell’ordine che invece vanno rispettate”. Anche a Bergamo contestazioni e poliziotti a difendere il palco del leader leghista.
“Che differenza c’e’? #fascisti #partigiani”, ha scritto su twitter Roberto Maroni, presidente della regione Lombardia, che posta un fotomontaggio in cui si vedono i libri bruciati dai nazisti accanto all’immagine di giovani di un centro sociale di Bologna che strappano il libro di Matteo Salvini.
“Questi ‘giovani’ dei centri sociali che distruggono i libri di chi non la pensa come loro sono i nuovi fascisti…”. E ancora: “Distruggono i libri di Matteo Salvini: loro sono veri fascisti, noi siamo i nuovi partigiani”. su Facebook, Maroni aggiunge: “La sinistra li coccola e li giustifica, noi li combatteremo sempre, come facevano i partigiani con i nazi-fascisti”.
“Strappare il libro di Salvini è un’enorme stupidaggine di ragazzotti stupidi”, commenta Andrea Romano del Pd. “Lo leggano, lo demoliscano a parole: gli argomenti sono tanti”.