Liguria, approvata legge anti moschee. Prima di aprire un centro islamico ci sarà un referendum
28 Settembre 2016
La Regione Liguria ha una nuova legge urbanistica per i servizi religiosi, anche detta “legge antimoschee“. Il testo, presentato dalla Lega Nord, regolamenta la nuova costruzioni degli edifici di culto in Liguria: testi analoghi, approvati da Lombardia e Veneto, sono stati impugnato dal governo e, nel caso lombardo, la legge è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. Tra le norme è previsto anche un referedum consultivo per i Comuni sui cui territori è prevista la costruzione di un nuovo luogo di culto.
Lo ha sancito il voto del Consiglio regionale delle Liguria approvando con 16 sì della maggioranza di centrodestra e 15 no delle opposizioni la modifica della legge di disciplina urbanistica dei servizi religiosi.
“L’ennesima proposta di legge incostituzionale della Giunta Toti che sarà impugnata dal Governo“. Così il portavoce regionale del M5s Marco De Ferrari commenta la cosiddetta ‘legge anti-moschee‘ passata, su proposta della Lega Nord, in consiglio regionale. Alle opposizioni ha risposto l’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola: “Poniamo delle regole chiare senza scavalcare i Comuni e i cittadini. Rispettare le caratteristiche generali del paesaggio ligure ponendo fine all’anarchia del più furbo è un merito, non un demerito”.
Il capogruppo di Forza Italia, Vaccarezza, ha replicato: “Pd e M5S parlano di cittadinanza attiva solo quando viene loro comodo. Il referendum permetterà di sentire il parere dei cittadini interessati da un nuovo edificio di matrice religiosa garantendo le esigenze di sicurezza”.