L’ira di Grillo contro i giornalisti. Miliziani 5 Stelle contro operatore tv
03 Giugno 2013
di redazione
"Vai via, via. Fuori. Chi sei? Per chi lavori?". Telecamere scacciate a forza da Grillo. Ormai è chiaro, il Comico soffre di "giornalistite", grave patologia che avevano già conosciuto nella storia politica italiana ma che con lui tocca vette inaspettate. Il leader di M5S continua a inveire contro i giornalisti, oggi è toccato a Lucia Annunziata, dopo Floris e la Gabanelli. Annunziata è "sul libro paga dell’Eni" (e lei Grillo diffama"), perché la stampa è "più spregevole" della politica. "I giornalisti tengono in vita i politici con servizi schifosi". Poi il salto di qualità, dall’insulto alle mani, dalla diffamazione al contatto fisico, quando Grillo chiede aiuto ai militanti presenti per allontanare le telecamere di Rai e de La7 che lo stavano incalzando. Agli operatori viene impedito di girare delle riprese e alla fine intervengono le forze dell’ordine. Per Grillo, "Formigli lavora a La7 pagato da Berlusconi". "I giornalisti vanno in giro a cercare i dissidenti" di M5S. "Chiedono ai nostri: sei dissidente? Se rispondono ‘no’ allora dicono: ‘mi spiace, ma allora non posso intervistarti’. Ma è inconcepibile un’informazione così". Parlando del Cav., dice: "salveranno il culo anche a lui. Si parla ancora di presidenza della Repubblica per lui. Perche’ non lo mandano a casa?". Il Governo? Figuriamoci. "Non sono rimborsi, non sono finanziamenti, non sono niente, ma ci fregano con la semantica", spiega il Comico parlando del ddl che abolisce il finanziamento pubblico da parte dello Stato ai partiti, sostituendolo con quello su base volontaria. Poi esalta la folla con un "Siamo gli unici a fare opposizione in Italia". E di se stesso racconta: "Siamo in guerra. Io sono stufo, hanno messo in pericolo la mia famiglia, devo reagire. Hanno pubblicato l’indirizzo di casa mia e da allora vengono da ma dei pazzi depressi".