Liste, è scontro tra Bonino e Veltroni. Walter: “I 9 eletti radicali ci sono”
04 Marzo 2008
di redazione
Terremoto in casa Pd. Chiuse le liste, l’attacco frontale al leader Veltroni arriva da Emma Bonino, che ha minacciato di non candidarsi in segno di protesta
per il non mantenimento dei patti.
“Ieri sera era stata data scritta a
mano la lista dei candidati radicali ed emerge chiaramente che
la proposta de loro fatta dei nove eletti non è mantenuta”. Lo
ha detto il ministro per le Politiche Comunitarie, la radicale
Emma Bonino, nel filo diretto di questa mattina a Radio Radicale
riguardo alle liste dei candidati rese note ieri dal Partito
Democratico.
Ma Veltroni replica: “A quanto mi risulta i nove eletti
Radicali ci sono. Non ho letto le dichiarazioni di Bonino ma
sono sicuro che staranno approfondendo la questione quelli che se ne
stanno occupando”.
La Bonino stamani ha sottolineato che non è
una questione di trattativa, ma “la certezza che siamo eletti
tutti noi non c’è”.
Il ministro radicale ha sottolineato inoltre: “Chiediamo e
vogliamo la certezza che il Pd sia coerente con la proposta che
ci ha fatto”.
Perché, ha osservato Bonino “ad oggi risultano
inaffidabili rispetto alle proposte che ci hanno fatto. Questa
è la situazione. Non è questione di trattative chiediamo che
si facciano solo carico del rispetto della proposta da loro
fatta”. Poi “noi valuteremo ed eccederemo quello che vorremo e
potremo fare”.
Bonino ha spiegato che questa questione è stata posta già
ieri sera al Partito Democratico dopo la riunione nel quartiere
generale di Largo di Torre Argentina convocata subito dopo la
comunicazione della lista dei candidati Radicali ospitati dai
Democratici. “Appena avuta questa lista – ha spiegato Bonino – ci siamo
riuniti e ieri sera abbiamo espresso questo disaccordo sul
metodo e sul merito e chiesto loro una risposta nelle prime ore
di oggi”.
“Non si tratta – ha concluso Bonino – di un negoziato ma di
avere la capacità di tener fede ad una proposta. A loro sta
garantire l’applicabilità di questa proposta”.