Lizzani, suicida a Roma il regista di “Achtung! Banditi!”

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Lizzani, suicida a Roma il regista di “Achtung! Banditi!”

06 Ottobre 2013

Carlo Lizzani, 91enne, si è lasciato cadere dal suo balcone al terzo piano di Via dei Gracchi a Roma. Proprio come Monicelli tre anni fa, il regista di "Achtung! Banditi!" si è suicidato lasciando sgomenta l’opinione pubblica. Aveva all’attivo cinquanta produzioni, tra film, serie tv e documentari. Lizzani era in uno stato di forte depressione da tempo nonostante l’immagine che il pubblico ha dell’artista è sempre stata quella di un uomo equilibrato e disponibile. La sua produzione cinematografica, che ha intercettato tra più grandi attori italiani del calibro di Silvana Mangano, Gian Maria Volonté e Marcello Mastroianni e che ha portato sullo schermo per la prima volta sullo schermo Pasolini, partiva sempre dalla realtà della storia e della cronaca. Ricordiamo, tra i film più importanti, oltre al già citato "Achtung! Banditi!", "Banditi a Milano" e il "Processo di Verona" sulla destituzione del giudice. Per tre anni, fino al 1982, ha anche diretto la Mostra del Cinema di Venezia. A dare l’allarme sono stati alcuni vicini che hanno visto il corpo nel cortile del palazzo dove Lizzani abitava. Confrontare la scelta di Lizzani con quella di Monicelli è una reazione spontanea, anche perché spesso le loro vicende artistiche si sono intrecciate. Tre anni fa, Lizzani, parlando dell’amico Mario Monicelli aveva definito il suo suicidio «un gesto da lucidità giovane». E anche per lui, come aveva detto Napolitano a tempi di Monicelli: "Rispettiamo la sua ultima scelta"