Lo psicologo vi ha stancato? Provate con l’addestratore dei cani

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Lo psicologo vi ha stancato? Provate con l’addestratore dei cani

15 Maggio 2011

Cara zia Giugi, sono stanca del mio psicologo. Anni e anni di terapia costosa sotto tutti i punti di vista. Ma senza un aiuto mi sento persa. Adelaide.

Vuoi una soluzione? Ti presento l’addestratore dei miei cani di famiglia. Da quando Lui è entrato nelle nostre vite, nulla è più come prima. Sono spariti dagli scaffali della libreria i best seller con protagonisti cani così umani che ancora un po’ e ti aspetti che al mattino leggano Il Sole 24 ore.Via tutti i fronzoli che adornavano le nostre vezzeggiate bestiole: al bando i collari a bandana e i guinzagli con gli Swarowski, sono accettati solo più gli spartani collari a catena. Via le pappe alla cacciagione e i bocconcini al patè d’anatra. Il cane mangia una volta al giorno, alla fine del pasto serale dei padroni. Ma per allenare all’obbiedenza, la ciotola già piena sta sul tavolo per tutta la cena, con il botolo che perde tutte le bave del mondo sul pavimento.

Da quando l’addestratore è entrato nelle nostre vite, abbiamo imparato cos’è la gerarchia. Il capobranco (che è Lui) decide e gli altri obbediscono. Semplicissimo. Non importa come si chiama di cognome, per chi voterà, quanti zeri ha il suo 740, quanto ha studiato e soprattutto se ha ragione. E’ il capobranco e basta. E noi tutti dietro.

Il nostro addestratore ha il Dna del comandante. E’ grande e grosso e questo non guasta, ma soprattutto ha ereditato dalla Magna Grecia che gli ha dato i natali, oltre agli occhi chiari, tutto quanto serve a farne un capo. Comprese le parolacce e i calci in culo, quando uno se li merita. Tutti i consulenti incravattati di questo mondo, che propongono corsi di leadership a 1000 euro al giorno, dovrebbero inchinarsi. Lui decide cosa è meglio per il tuo cane e per te. Tu immediatamente capisci che è la cosa giusta. Lui compie miracoli di democrazia, rendendo tutti uguali al suo cospetto. L’avvocato affermato e potente china la testa quando Lui gli urla che è un mollaccione buono a niente e il suo cane fa bene a non obbedirlo. La signora borghese con lo zainetto Prada e le scarpette con la H; quando non riesce a far stare a terra la sua Border Collie, chiede scusa come una scolaretta.

Quando Lui passa in rassegna il plotone schierato nel campo di addestramento, non vola una mosca. I cani lo guardano dal basso con rispetto. I padroni tremano, come matricole terrorizzate di non aver lucidato a sufficienza gli stivali. Ma Lui attacca solo i forti, i deboli li protegge. Aiuta la ragazzina sovrappeso a dimagrire, per poter correre con il suo Fox Terrier. Alla nevrotica propone esercizi di rilassamento che sembrano diretti al suo Labrador, in realtà sono studiati per lei. Lui avrebbe voluto entrare nelle forze dell’ordine, ma un po’ di parenti in galera non erano una buona referenza. Tuttavia, se il suo sogno era portare un po’ di ordine e giustizia in questo mondo, lo sta compiendo. Scegliendo i cani come guide per trovare l’accesso al Paradiso. Non è un santo, questo no. Rischi di essere strapazzato se sbagli la cottura degli spaghetti o se tifi per l’Inter. Peggio se gli prendi la donna (solitamente prende lui quelle degli altri).

L’altro giorno portava una corda di canapa per reggere i pantaloni. La cintura, secondo Lui, era rimasta a casa di qualche femmina. Verità o finzione nulla importa. Le padrone di barboncini, Shitzu, bassotti, pastori tedeschi e dei pirenei, arrossivano tra sé e sé, al solo pensiero.